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Da Nazzano alle Olimpiadi: ecco il salto da record di Roberta Bruni

Roberta Bruni ('94) carabiniera originaria di Nazzano è la primatista italiana con la misura di 4,72 del salto con l'asta. Inoltre è la prima italiana ad aver conquistato la finale ad 8 ai campionati europei

“Quando si cura il dettaglio i risultati arrivano”. Parla così Roberta Bruni, classe 1994 fa parte dell'Arma dei Carabinieri donna dei record del salto con l’asta in Italia. Roberta nativa di Nazzano, cresciuta e attualmente residente a Rieti è stata la protagonista italiana del salto con l’asta. Nella sua specialità ha fatto i record e poi li ha battuti, ora detiene il primato avendo saltato a Rovereto 4,72 ed è stata la prima italiana ad arrivare in una finale ad 8 in un campionato europeo. Dopo Tokyo 2020 ora il mirino è puntato su Parigi 2024 per un'Olimpiade da protagonista.

Roberta che annata. Possiamo dire stagione 2022 da incorniciare?

È stata un’annata quasi perfetta. Peccato per l’unico neo al campionato del mondo ad Eugene però sono cose che succedono. Sono contenta della mia stagione, di aver gestito la ripartenza in modo positivo dimostrandolo all’Europeo, col 4° posto a Zurigo e il record italiano a Rovereto. Sono molto contenta. 

Più orgogliosa del record italiano o di aver portato l’Italia per la prima volta in finale agli Europei di Monaco?

Sono due cose diverse ma importanti allo stesso modo e ne sono orgogliosa. Essere stata la prima italiana a fare una finale europea, aver ottenuto la finale ad 8 dove sono arrivata settima con lo stesso punteggio della quarta, è un grandissimo traguardo. Il record italiano ovviamente ha un altro peso, aggiungere un centimetro sempre al mio vecchio primato che avevo stabilito a Barletta, dà una conferma sulla condizione ed è un’ottima prova. 

Che poi tu fai i record e tu li superi. Come si fa a migliorare così?

Ho lavorato su tanti aspetti ma soprattutto sulla cura del dettaglio sia dal punto di vista tecnico che emotivo, extracampo. Non lavorando soltanto sull’allenamento ma anche su tutto il contorno. 

Quante volte ti alleni?

Mi alleno quasi tutti i giorni esclusi il weekend quando ci sono le gare. 

Ma fra allenamenti, gare, preparatore, nutrizionista…una carbonara la puoi mangiare?

(Ride, ndr) Quando posso me la concedo volentieri ma preferisco la cacio e pepe.

Quando sei in gara durante l’esecuzione c’è un momento in cui capisci di aver fatto un grande salto?

Sicuramente quando senti di prendere una giusta risposta elastica ovvero che l’attrezzo ti da una risposta verso l’alto ma allo stesso tempo ti dà un avanzamento corretto. Il sentirsi in armonia col gesto, l’avere elasticità lì riesci a percepire se hai fatto o no una giusta esecuzione. Poi noi abbiamo un’asticella, che quando rimane su menomale ti dice che il salto è stato eseguito correttamente. 

Cosa ha significato per te Tokyo 2020?

Tokyo 2020 è stata la mia prima Olimpiade. È il sogno, l’ambizione di ogni atleta parteciparvi.

Olimpiade per te arrivata in momento particolare tanto che ne hai fatto un tatuaggio?

Sì, ho un tatuaggio dei cinque cerchi sulla spalla sinistra

Ci racconti il significato?

Rappresenta la vittoria un po' su tutti i campi. A gennaio 2020 mi sono operata alla spalla, un’operazione delicata in una parte del corpo importante per noi saltatori. Nonostante questo a maggio 2021 ho staccato il pass per Tokyo 2020 saltando 4,70. È stata una vittoria. 

Com' è iniziata la tua avventura nel salto con l’asta?

È iniziata per gioco. Riccardo Balloni il mio allenatore ha fatto una supplenza alle scuole medie dove c’erano i giochi della gioventù dove facevo il salto in alto, io venivo da judo, e ha visto in me del talento. Mi ha chiesto se volessi provare a fare atletica. Ho provato, ho iniziato a vincere e mi sono affermata.

Lasciata l’asta, chi è Roberta nel tempo libero?

Sono una ragazza semplice che ama stare in compagnia. Amo molto gli animali, ho un pastore tedesco Leo di cinque anni che è il mio migliore amico, e la natura. Non a caso sono laureata in scienze forestali. 

Programmi a breve termine?

L’ultima gara di stagione a Brescia e poi vacanze fra mare e montagna. Con Leo ovviamente.

Oltre al salto con l’asta quale altri sport segui?

Amo seguire tutti gli sport. In maniera particolare sono tuffi, pattinaggio e ginnastica artistica.

Ti vuoi cimentare?

Nono mi limito a guardare e fare il tifo

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Sicuramente i campionati del mondo a Budapest il prossimo anno e i campionati europei indoor a marzo. E poi si prepara al meglio Parigi 2024 dove voglio viverla da protagonista. 

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