L'aereo della Lazio è anche della Salernitana: i campani volano con l'aquila di Lotito
Gli ultras del Direttivo Salerno contro il co-patron di granata e biancocelesti: “Mortificati nell’anima”
La Salernitana in volo con l’aereo della Lazio, biancoceleste e con tanto di stemma dell’aquila. Non è piaciuta ai tifosi campani l’idea del co-patron Claudio Lotito di far viaggiare la squadra granata sull’aereo preso in leasing per le trasferte italiane ed europee del club capitolino.
L’aereo della Lazio
“Al cielo, all'aquila che ne è regina, guardavano i Fondatori quando scelsero il nostro simbolo il 9 gennaio 1900”. Così la Lazio aveva presentato il velivolo, preso anche per celebrare il 120esimo dalla fondazione.
Fusoliera con i colori sociali, il bianco e l’azzurro; la scritta ‘1900’, anno della nascita, sui motori; in coda campeggia invece l’aquila stilizzata anni ‘80 della maglia bandiera. Quella della Lazio.
La Lazio spicca il volo, ecco l'aereo biancoceleste: "Per volare in alto con il nostro simbolo e i nostri colori"
La Salernitana sull’aereo della Lazio, ultras infuriati: “Mortificati nell’anima”
Così le foto dell'aereo fermo sulla pista di Capodichino, in attesa della Salernitana (che poi a Monza ha perso 3-0 ndr.), hanno fatto il giro del web scatenando la furia degli ultras.
Durissimo il comunicato di protesta del Direttivo Salerno: “Tutto ha un limite tranne l'indecenza. Inaccettabile. Ennesimo affronto ad una città ormai stanca di voi e della vostra strafottenza. Un viaggio su un aereo di proprietà della Lazio che mortifica nell'anima” - hanno scritto gli ultras sulla pagina Facebook A difesa della nostra città. “State calpestando con insana arroganza l'orgoglio di una tifoseria intera. La nostra dignità strucida e sgualcita. Non è più tempo di attese o valutazioni. Non è più tempo di attendere o sperare in un risultato sportivo. L’attuale società ha esaurito il suo tempo. Della vostra morale ne abbiamo le palle piene. La misura è colma: ve ne dovete andare! La nostra dignità va oltre un estemporaneo primo posto in classifica. La nostra dignità non può avere un prezzo e non sarà mai negoziabile nemmeno per una categoria. A difesa della nostra identità. A difesa della nostra gente. A difesa della nostra città".