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Anche la Lirfl (rugby a 13) sostiene l’iniziativa “Adotta un'opera” a favore di Amatrice

L'aspetto sociale è stato sin da subito una delle colonne portanti della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Roma - L'aspetto sociale è stato sin da subito una delle colonne portanti della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). Il movimento del rugby a 13 nazionale, infatti, ha già sostenuto progetti molto importanti come quelli del "Kenya Charity Camp" (negli orfanotrofi di Watamu e Malindi) o del "White Ribbon" (contro la violenza sulle donne) e non poteva esimersi dall'essere al fianco delle popolazioni del centro Italia duramente colpite pochi giorni fa dalla tragedia del terremoto. «La nostra Lega - rimarca il segretario generale Pierluigi Gentile - è al fianco dell'iniziativa adottata dal Comune di Amatrice denominata "Adotta un'opera" e sposata dalla Federazione Italiana Rugby che cercherà di contribuire alla ricostruzione dei campi sportivi della zona. Siamo molto vicini alle persone che hanno subito questo disastro e cercheremo di dare qualsiasi tipo di aiuto possa essere utile in questo momento». In particolare la società Arieti Rugby, che ha messo a disposizione il suo campo Iacoboni come riferimento logistico per gli aiuti da parte di tutto il mondo rugbystico alle popolazioni terremotate, ha aperto un conto per la raccolta di fondi presso la Banca di Credito Cooperativo del Velino (filiale di Rieti) con il seguente Iban: IT07L0874314600000020302818. Inoltre i rugbisti reatini hanno messo in piedi anche un'altra iniziativa denominata "amatriciana solidale": sabato prossimo alle ore 20, infatti, presso il campo sportivo dell'Arieti Rugby (che tra l'altro ospitò due anni fa anche la Final Four scudetto di rugby a 13) si terrà una cena il cui intero ricavato sarà devoluto in favore delle popolazioni di Amatrice ed Accumoli, sempre col medesimo intento di ricostruire le strutture sportive. «Siamo stati "in prima linea" sin dalle prime ore successive alla scossa più forte di terremoto, andando anche a scavare tra le macerie - dice il presidente dell'Arieti Rugby Maurizio Amedei - Purtroppo la tragedia ha colpito direttamente qualche parente stretto di alcuni nostri tesserati e quindi non potevamo rimanere con le mani in mano. Sia l'apertura del conto che la cena di sabato serviranno a sostenere questo progetto per la ricostruzione degli impianti sportivi di Amatrice».

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