rotate-mobile
Festa del Cinema di Roma (disabilitato)

Romulus, serie tv sulla nascita di Roma alla Festa del Cinema. Il regista: "Siamo andati oltre la leggenda"

La serie tv diretta da Matteo Rovere racconta le origini del mito, catapultando lo spettatore in un mondo brutale, avvincente, fantasioso. Prossimamente su Sky

Nel venerdì che precede la chiusura della 15esima Festa del Cinema, all'Auditorium Parco della Musica si torna alle origini di Roma con i primi due episodi di Romulus. La nuova serie Sky Original, diretta da Matteo Rovere, porta lo spettatore prima del mito, oltre la leggenda, in un racconto epico, arcaico, in un mondo brutale, tra realismo e fantasia.

Da Romulus ai fratelli D'Innocenzo: quanta Roma nel venerdì della Festa del Cinema

Romulus è il primo lavoro per la tv di Matteo Rovere - che già aveva raccontato la leggenda di Romolo e Remo ne 'Il primo Re' - e si articola in dieci episodi, tutti girati in protolatino e diretti dallo stesso Rovere insieme a Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale. L'ambientaione è quella dell'ottavo secolo a.C, in un mondo primitivo e brutale nel quale il destino di ognuno è deciso dal potere implacabile della natura e degli dei. I trenta popoli della Lega Latina vivono da anni sotto la guida del re di Alba, ma siccità e carestia minacciano la pace e la vita di queste città. Al di fuori di esse il bosco, un luogo oscuro abitato da creature crudeli e misteriose.

Il progetto

"L'idea nasce ancora prima de Il primo Re - ha raccontato il regista Matteo Rovere in occasione della presentazione di Romulus - perché approcciandomi con gli autori ad una materia così estesa come quella del mito fondatore di Roma, ho percepito la grande occasione, da una parte di creare uno show che per lo spettatore fosse accattivante, pieno di sconvolgimenti emotivi e avventure umane, dall'altro per la possibilità di creare, insieme ai produttori, a Sky, a Cattleya un prodotto nuovo, mai realizzato prima, ma fondato su radici profonde e a tutti conosciute".

Se ne Il Primo Re la volontà di Matteo Rovere era quella di narrare la leggenda di Romolo e Remo e il nucleo tematico era molto più stretto, in Romulus è stato fatto un lavoro totalmente diverso. I registi si sono immaginati la genesi di questa leggenda e hanno voluto esplorare il racconto, la nascita del potere, della politica, delle relazioni sociali fra gli individui in quella che è la prima città dell'Occidente contemporaneo. "Una grande sfida che ha una ricostruzione fedelissima e fatta con gli archeologi, degli elementi plastici, città, capanne, costumi, armi - ha spiegato Rovere - e una parte molto fantasiosa, molto libera nei confronti del mito che in fondo è una favola".

La libertà di andare verso lo spettatore, con l'intenzione di farlo divertire, ha dunque guidato il racconto, senza mai perdere la coerenza con quello che potrebbe essere stato il mondo nell'VIII secolo a.C.

Il cast e il protolatino

Il cast, oltre ad imparare le scene, ha dovuto anche studiare il protolatino per poterle interpretare: "L'esperienza con il protolatino è stata totalmente nuova e ha dato una valenza in più al tutto. Mentre giravano le scene, già studiavamo le successive. Una volta imparata la scena, il secondo step era quello di dare una credibilità a questa lingua, dare la reale impressione che quella fosse la lingua che i nostri personaggi parlavano tutti i giorni", ha spiegato Andrea Arcangeli, Yemos, principe di Alba in Romulus.

"L'esperienza sul set è stata una vera sfida - ha aggiunto Marianna Fontana, protagonista femminile di Romulus, che nella serie interpreta Ilia - un'esperienza totalizzante, mi sono molto divertita ad interpretare un personaggio femminile così forte in un mondo tanto brutale, lei è una vestale, un personaggio dalle tante sfumature. Confrontarsi con il protolatino è stato bello e anche divertente".

Nel cast di Romulus anche Francesco Di Napoli (La paranza dei bambini), che interpreta Wiros, un giovane orfano e schiavo, Giovanni Buselli (Gomorra – La serie, L’amica geniale), Silvia Calderoni (Riccardo va all’inferno), Sergio Romano (Il campione, La terza stella), Demetra Avincola (Fortunata, Loro 2), Massimiliano Rossi (Il primo re, Il vizio della speranza), Ivana Lotito (Gomorra - La serie), Gabriel Montesi (Favolacce, Made in Italy, Il primo re) e Vanessa Scalera (Lea, Imma Tataranni – Sostituto procuratore).

Una serie sulla quale Sky punta tantissimo e nella quale vede forti potenzialità a livello nazionale e internazionale. Il paragone fatto è con serie tv di grande successo, come Romanzo Criminale e Gomorra.

Romulus è scritta da Filippo Gravino, Guido Iuculano e dallo stesso Matteo Rovere. La distribuzione internazionale è di ITV Studios. Romulus esordirà a novembre in esclusiva su Sky e in streaming su NOW TV.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Romulus, serie tv sulla nascita di Roma alla Festa del Cinema. Il regista: "Siamo andati oltre la leggenda"

RomaToday è in caricamento