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Festa del Cinema di Roma (disabilitato) Viale De Coubertin Pietro, 30

Interdependence: alla Festa del Cinema i corti raccontano i cambiamenti climatici

Smog, plastica in mare e ghiacciai “morenti”: undici registi narrano il rapporto tra società umana e ambiente naturale e il modo in cui questi vengono influenzati dai cambiamenti climatici

Undici storie originali, dirette da registi indipendenti provenienti dai cinque continenti che uniscono le forze per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'ambiente e i cambiamenti climatici: è Interdependence, progetto curato e prodotto da Adelina von Fürstenberg, realizzato dall’organizzazione non governativa ART for the World e patrocinato dall’ONU. 

Interdependence: i corti raccontano i cambiamenti climatici

Interdependence è un’antologia di undici cortometraggi su temi che riflettono lo stretto rapporto tra società umana e ambiente naturale e il modo in cui questi vengono influenzati dai cambiamenti climatici.

I cortometraggi sono diretti da Faouzi Bensaïdi (Marocco), Ása Hjörleifsdóttir (Islanda), Mahamat-Saleh Haroun (Ciad), Salome Lamas (Portogallo), Bettina Oberli (Svizzera), Nila Madhab Panda (India), Shahrbanoo Sadat (Afghanistan), Silvio Soldini (Svizzera/Italia), Leon Wang (Cina), Daniela Thomas (Brasile), Karin Williams (Nuova Zelanda): una cooperazione dunque trasversale e di sensibilizzazione nel campo dell’educazione al cambiamento climatico. Ogni regista, attraverso il proprio corto, offre una prospettiva unica sul concetto di interdipendenza. 

I corti di Interdependence: da Milano al Ciad

Così si passa dalla periferia milanese raccontata da Soldini, al villaggio Afghano in cui si produce il qurut, un prodotto a base di latte, e poi ancora i ghiacciai svizzeri e quelli islandesi fino ad arrivare alle devastanti conseguenze del cambiamento climatico in Cina, Brasile e Ciad. 

Un’idea, quella di Interdependence, nata nell’agosto del 2018. “Un progetto recente – ha sottolineato Adelina von Fürstenbergtuttavia non potevamo rallentare o aspettare oltre per presentarlo perché il cambiamento climatico è un tema attuale e imminente. Questo è solo l’inizio: spero che il cinema – l’auspicio di von Fürstenberg - continui a trasmettere l’idea di fare qualcosa contro il cambiamento climatico”.

“Un tema che oggi  - ha sottolineato Francesco Pisano, direttore della Biblioteca delle Nazioni Unite a Ginevra - definisce le relazioni internazionali. Ci siamo lasciati coinvolgere con piacere in questo progetto che trasmette messaggi che tramite la diplomazia sono espressi in modo complicato, l’arte invece è evocativa: certamente più efficace per veicolare messaggi complessi”. 

C’è anche un po’ di Italia in Interdependence. Silvio Soldini ha diretto “Olmo”: “In 8 minuti ho deciso di raccontare qualcosa di molto semplice e ‘quotidiano’: la storia di una famiglia, di un nonno e un nipote, di una madre e figlia della periferia milanese. Ho voluto trovare qualche immagine che rimanga per far emergere suggestioni ed emozioni. Purtroppo – ha detto Soldini - quella del cambiamento climatico è una tragedia che sta avvenendo da anni e che tutti, come spesso accade, rimuoviamo. La situazione però è drammatica”. 

Quasi apocalittica la visione della regista svizzera Bettina Oberli: “Nel mio paese dobbiamo affrontare la morte dei nostri ghiacciai. C’è stata un’immagine che sin dall’inizio era presente dalla mia mente: in Svizzera abbiamo coperto i ghiacciai per proteggerli e non farli sparire in fretta. Ma è un tentativo senza speranza, una fatica di Sisifo. Nel mio corto la donna che, nel futuro, cerca di coprire l’ultima parte del ghiacciaio è anche l’ultimo essere umano sulla Terra. Una visione pessimistica”. 

Dunque sulla scia di Greta Thunberg e del Friday for Future i registi internazionali dicono la loro su uno dei temi più caldi degli ultimi tempi. “Credo che la raccolta di questi corti potrà davvero segnare la storia” – ha detto la regista islandese, Ása Hjörleifsdóttir. 

Festa del Cinema di Roma “plastic free”

Uno sguardo all’Ambiente che alla Festa del Cinema di Roma non è solo sul grande schermo. All’Auditorium Parco della Musica, con l’iniziativa ‘Go Plastic Free’, borracce ed erogatori di acqua ultra-filtrata limitano l’uso di bottiglie di plastica. 

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