rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
EternaToday

AIPD Roma ad Eterna per abbattere gli stereotipi

Tra le tante eccellenze romane che onoreranno la città partecipando ad “ETERNA – Compleanno di Roma” c'è anche AIPD Roma, l'Associazione Italiana Persone Down che da quasi quarant'anni si occupa dell'inclusione sociale e dell'inserimento lavorativo delle persone con la sindrome di down.

Abbiamo incontrato Vincenzo Fanelli, Anna Scala e Anna Contardi, rispettivamente responsabile del servizio Inserimento Lavorativo, Responsabile Servizio e Consulenza e Coordinatore di AIPD,  ai quali abbiamo chiesto una fotografia sulla situazione attuale per quanto riguarda le persone con sindrome di down, oltre a scoprire quale regalo faranno alla città in occasione della sua festa di compleanno. Ecco cosa ci hanno raccontato.


Il 21 marzo è stata la giornata mondiale della sindrome di down, ed il motto di quest'anno era “What iI bring to my community”. Qual contributo danno ogni giorno i romani con sindrome di down (sdD) alla città di Roma?

La Persona con sindrome down è sempre più attiva sul territorio, attraverso la diretta partecipazione in progetti educativi, in percorsi lavorativi all’interno di aziende, in attività di volontariato che sono testimonianza di come la persona con sdD sia una vera e propria risorsa per il territorio di Roma.

E quale quello della città di Roma verso i propri abitanti con la sindrome?

Dagli anni ‘90 il Comune di Roma riconosce, come welfare, quello che l’Associazione Italiana Persone Down sezione di Roma, fa per soddisfare i bisogni delle persone con sdD e delle loro famiglie, attraverso la stipula di convenzioni per i servizi, i progetti di autonomia e di semiresidenzialità offerti. Purtroppo tali convenzioni non coprono totalmente i bisogni da soddisfare.

Cosa può fare di più la città di Roma ed i romani per aumentare l'inclusione sociale?

Offrire la possibilità ai giovani con sdD di sperimentarsi attraverso tirocini ed esperienze lavorative che possano migliorare l’integrazione e l’inclusione sociale. Per la persona con sdD il lavoro è una grande opportunità per dare il proprio contributo alla società, e per creare le basi per una vita il più possibile indipendente. Per quanto riguarda l'inserimento lavorativo molte aziende hanno sottoscritto accordi e convenzioni.

C'è ancora tanto da fare?

E’ doveroso ringraziare tutte le aziende pubbliche e private che da anni collaborano con AIPD su questo tema. Sì c’è ancora molto da fare perché su Roma solo il 16% delle persone con sdD lavora, una percentuale che non copre affatto la richiesta di lavoro da parte delle persone con sdD in grado di svolgerlo.

Trovate più sensibilità nel pubblico o nel privato?

Negli ultimi anni abbiamo osservato che le aziende private si sono attivate moltissimo per dare alle persone con sdD l’opportunità di sperimentarsi sul posto di lavoro, riconoscendone l’impegno, le capacità, ed i benefici indiscussi apportati al clima del contesto lavorativo in cui la persona con sdD è inserita. I dati ci dicono che in media oggi una persona con sindrome di down ha una aspettativa di vita media di 62 anni, con l'80% della popolazione italiana con sindrome di down oramai maggiorenne.

E lo stato dell'arte o i dati miglioreranno ancora?

Sicuramente la qualità di vita delle persone con sdD è migliorata tantissimo, sia per il contributo della medicina sia per i numerosi investimenti nei percorsi educativi e nei servizi che contribuiscono, fin dalla nascita, al supporto ed alla serenità di tutto il nucleo familiare in cui vive e cresce la persona con sdD. “Chi trova un lavoro trova un tesoro” è il libro nato dall'esperienza dei percorsi di educazione all'autonomia e orientamento al lavoro. Un'esperienza bellissima, immagino. 

Quali sono le maggiori difficoltà e le emozioni più belle di un percorso come questo?

La difficoltà: far capire che le persone con sdD possono essere veri lavoratori contribuendo alla produttività, che possono imparare a lavorare ( il libro fa questo) attraverso il tirocinio. Le emozioni: i numeri crescono, i ragazzi fanno progetti x il futuro e qualche azienda si fa avanti da
sola.

Lavorare sull'educazione è la vostra parola d'ordine. Come si rapportano le scuole oggi di fronte alla vostra esperienza?

L’AIPD Roma fornisce da tanti anni il “servizio scuola” che offre consulenze ai genitori, insegnanti e operatori sulle problematiche relative all’inserimento di alunni con sdD attivando tra le varie figure coinvolte un lavoro di sinergia, sul progetto educativo dell’alunno. La scuola risponde via via con maggiore interesse a questo servizio, facendo diventare AIPD Roma un interlocutore sempre più attivo e insostituibile. 

E' più difficile educare e formare o combattere contro gli stereotipi che purtroppo ancora esistono?

La più grande soddisfazione è riuscire a cambiare lo sguardo di chi non vede oltre la disabilità intellettiva della persona con sdD

Quale sarà il vostro regalo alla città di Roma durante “Eterna – Compleanno di Roma”? Cosaprevede la vostra presenza al Pincio?

Parteciperemo attivamente a Eterna compleanno di Roma, che vedrà tanti nostri soci con sindrome di Down lavorare agli stand per dimostrare concretamente come possiamo darci da fare in una bellissima e complicata città come Roma che offre sempre tante opportunità e sfide per abbattere barriere e stereotipi. Per AIPD Roma, Eterna rappresenta proprio questa sfida, grazie per l’opportunità!

In Evidenza

Potrebbe interessarti

AIPD Roma ad Eterna per abbattere gli stereotipi

RomaToday è in caricamento