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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Riuso e creatività per rilanciare il made in Italy

Quando il riciclo e il riuso creano valore aggiunto, valorizzano il made in Italy e aiutano l'ambiente

Il riuso è un’attività pregevole e di certo non è una questione marginale. Non lo è per svariati motivi, ma soprattutto per la visione di società che auspichiamo, una società in modo particolare più attenta alle tematiche ambientali. Quando parliamo di riuso parliamo, infatti, di un particolare stile di vita ecosostenibile, di un rapporto che noi dovremmo avere con ogni singolo oggetto che possediamo, ma soprattutto della relazione che dovremmo stabilire con un mondo che dispone di risorse finite e che da decenni sta lanciando un grido di allarme. Compriamo, consumiamo, sprechiamo, buttiamo via troppo. Siamo abituati ad un consumo compulsivo. È giunto il tempo di invertire questa rotta, spostandoci drasticamente e velocemente su pratiche di consumo più ragionate. Ecco allora che il riuso e il riciclo possono diventare preziosi alleati per combattere lo spreco in tutte le sue sfaccettature. Re inventare diventa la parola d’ordine. Anche un po’ per re-inventarci, creare un nuovo modo d’essere con lo scopo di far (ri)nascere in noi una coscienza e una nuova attenzione verso l’ambiente.
 

Anche perché non va dimenticato che il riuso produce ricchezza a partire da qualcosa di già esistente, il che in un momento di crisi come questo è un dato molto positivo. Inoltre, si riduce drasticamente l’uso di risorse naturali e tanta energia necessaria per la produzione di materie prime. In questo modo gran parte dell’inquinamento atmosferico provocato dalle discariche e dagli inceneritori dove vanno tutti i materiali non differenziati verrebbe eliminato. Con un grandissimo guadagno non solo per l’ambiente, ma anche per i nostri portafogli.

Fortunatamente la pratica del riuso e del riciclo non è un’utopia e in modo particolare nella nostra provincia l’attenzione collettiva verso questa tematica è abbastanza alta.
 

Lo sa molto bene la Cooperativa il T-Riciclo che da più di 10 anni si pone l’obiettivo di sensibilizzare verso l’importante tematica del recupero e del riuso. Ma dando all’oggetto recuperato un valore aggiunto, nobilitandolo: una semplice bottiglia ad esempio può essere trasformata in qualcosa di prezioso come gioielli, lampade e oggetto d’arredo. Il riciclo visto, quindi, come rinascita e soprattutto valorizzazione del marchio made in Italy famoso in tutto il mondo. Proprio con questo scopo la scorsa settimana la Cooperativa ha organizzato la mostra evento Re-Made in Italy.
 

Lo scorso 22 novembre, dalle 11 alle 19, nel Teatro Patologico, si sono affollati esposizioni, incontri, laboratori dell’arte delle mani, sfilate di moda critica, tutti con un unico obiettivo: parlare di riuso e sostenibilità. “L’obiettivo è presentare un modo diverso di usare le mani che è un po’ più antico ma che fino a pochi anni fa ha rappresentato l’unico modo in cui si produceva. E questo si chiama artigianato che è anche genialità creativa” ha affermato la presidente della Cooperativa Laura Buffa aprendo l’evento.
 

Un evento che, nonostante il tempo incerto e la giornata lavorativa, ha riscosso un discreto successo. Più di 200 coloro che hanno partecipato ai tantissimi laboratori manuali tenuti da artigiani esperti e che hanno assistito alla sfilata di moda critica, sintomo che comunque qualcosa sta cambiando, che una nuova sensibilità verso questa importante tematica sta sempre più facendosi largo anche nel nostro Paese. Molto interesse, afferma la presidente della Cooperativa Laura Buffa, è stato dimostrato anche per l’incontro con Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e Presidente della Fondazione “Movimento Bambino Onlus”. La dottoressa Persi, nell’incontro, ha sottolineato come il riciclo rappresenti una forma di terapia in quanto, riciclando un oggetto, si impara anche a guardarsi dentro. Ha inoltre evidenziato l’importanza dell’uso delle mani per far rivivere cose messe da parte e buttate via.
 

Tra laboratori, incontri ed esposizioni di oggetti di design fatti con materiale di riciclo, l’evento ha voluto accendere i riflettori non solo sul riuso ma anche sulle abilità manuali, abilità che, in un contesto di crisi come questo, possono rappresentare, soprattutto per i più giovani, un’alternativa professionale per il domani.

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