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Dove mangiare in autunno a Roma

La Città Eterna vanta una gastronomia impareggiabile in qualsiasi stagione, ma è in autunno che si possono assaporare le eccellenti specialità a base di tartufo bianco

Ormai bisogna accettare l’idea di esserci lasciati alle spalle l’estate e che sia giunto l’autunno. Le giornate quindi si fanno più corte, c’è meno sole e le temperature iniziano inesorabilmente ad abbassarsi. Tuttavia questa stagione è in grado di regalare tanti momenti piacevoli. Roma, arricchita dei tanti colori autunnali, si presta ad essere vissuta in tutta la sua maestosa bellezza approfittando delle temperature miti e piacevoli di questo periodo che hanno reso famose le “ottobrate romane”.

Anche il repertorio gastronomico beneficia della nuova e affascinante stagione, facendo sì che oltre ai “sempreverdi” piatti della tradizione romana, vengano introdotte anche quelle ricette realizzate con prodotti tipici di questo periodo. Un alimento tipicamente autunnale è infatti il tartufo bianco.

Un ingrediente davvero speciale: il tartufo bianco

Sin dall’antichità il tartufo ha ricevuto un posto d’eccellenza in cucina. Era molto ricercato e veniva pagato a peso d’oro sia per il particolare gusto raffinato sia per la difficoltà nel reperirlo. In apparenza ha l’aspetto di un tubero alquanto comune, ma il suo segreto sta proprio nella sua capacità di impreziosire i piatti grazie al suo sapore eccentrico e particolare e al profumo davvero unico ed eccezionale.

Cresce ad un’altitudine di oltre 700 metri sul livello del mare e con tasso di umidità alto e costante per quasi tutto l’anno. Ci sono diverse zone d’Italia in cui si riesce a trovare: Irpinia, Marche, Lazio e soprattutto ad Alba in Piemonte. Anche ai giorni nostri la ricerca di questo prezioso prodotto della terra è difficoltosa; ci vuole sicuramente molta pazienza e passione. Il “trifolau” o cavatore si muove con il suo cane da tartufo secondo precise regole: conosce luogo e periodo di comparsa e con il suo sapin (tipico zappino) lo estrae con la massima delicatezza per permettere la formazione di nuove radichette e, in questo modo assicurare la futura formazione di un nuovo corpo fruttifero.

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Dove mangiare il tartufo bianco a Roma

Dato che i Romani amano le ricette con caratteristiche gustative davvero pronunciate, questo particolare fungo è molto apprezzato. Il tartufo si abbina alla perfezione con piatti dal sapore delicato come le uova in camicia o al tegamino, i tagliolini burro e parmigiano, i risotti, la battuta di Fassona o un gustoso piatto a base di filetto. Ne bastano davvero pochissimi grammi, affettati con l’apposita mandolina, per valorizzare sapori, esaltare profumi e creare nuove e travolgenti combinazioni. Bisogna quindi saperlo dosare in modo da non “uccidere” gli altri sapori ed è per questo che conviene rivolgersi a mani sapienti.

Se si vuole gustare del pregiato tartufo bianco conviene recarsi presso Il Falchetto, situato in via Montecatini, proprio nel cuore di Roma. Qui potete trovare questo prezioso tubero, cavato nelle terre di Alba e portato direttamente tra le mani di Gerry, il proprietario, amante del tartufo bianco.

Il tartufo bianco: il protagonista del menu autunnale del ristorante Il Falchetto

Il Falchetto: una storia romana da oltre 100 anni

Nato alla fine dell’800 come distilleria e convertito in ristorante nel 1915, il Falchetto è ormai un volto storico nella realtà enogastronomica della capitale italiana. Qui vengono proposti piatti preparati da mani esperte e serviti con gentilezza e professionalità.

Non è un caso infatti se famose personalità si siano seduti presso i tavoli di questo locale: il presidente della Repubblica Sandro Pertini, gli onorevoli Andreotti e De Gasperi, il grande poeta Trilussa e l’industriale Giovanni Armenise sono alcune delle illustre figure che hanno avuto l’occasione di gustare i prelibati piatti preparati al Falchetto Questa stessa opportunità è offerta ovviamente a chiunque decida di recarsi in questo antico ristorante premiato da comune di Roma con l'onorificenza di “Antica Bottega Storica”. Il suo segreto sta tutto nell’attenta ricerca degli ingredienti migliori, come il tartufo bianco già citato, realizzati seguendo le ricette tradizionali della cucina romana.

Un menù davvero ricco e ricercato

Attualmente la gestione è affidata alle mani sapienti della famiglia Donato, sotto la guida del patron Antonio e suo figlio Gerry. Grazie alla loro cura per i dettagli, non solo per la scelta delle materie prima di alta qualità, ma anche per l’accurata attenzione alla presentazione dei piatti e al servizio in tavola, il ristorante Falchetto è in grado di proporre un menù davvero ricco e vario. Dai piatti romani più semplici a quelli più raffinati a base di carne e pesce, il tutto accompagnato da una scelta di vini davvero ampia e che comprende più di 200 etichette. Ogni pranzo e cena si può infine concludere con un dessert raffinato preparato proprio dallo Chef Gerry. Inoltre, ogni piatto può essere assaporato nella cornice del centro storico romano, a pochi passi dalle più famose piazze o monumenti, rendendo il momento ancora più magico e regalando dei ricordi ancor più piacevoli. Il Falchetto è davvero un esempio di come Storia e Cucina possano sposarsi in maniera così perfetta. Chiunque desideri quindi vivere un’esperienza enogastronomica unica non deve fare altro che visitare la pagina facebook o il sito di riferimento.

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