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Il governo Monti vuole tassare cani e gatti come "beni di lusso"?

E' allarme sui social network per le presunte nuove tasse che andrebbero a colpire i padroni di animali domestici. Ma sono anticipazioni veritiere o solo l'ennesima bufala web?

E' allarme su web per le presunte tassazioni aggiuntive che molto presto i possessori di animali domestici potrebbero subire.
Animalisti e semplici cittadini sono in questi giorni destinatari di messaggi su Facebook e Twitter che danno ormai per certo l'inserimento di cani e gatti nella categoria dei "beni di lusso" che il nuovo governo Monti potrebbe colpire con la scure di nuove imposte e aggravi fiscali.
L’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, ha preso sul serio queste possibili misure e, in un comunicato stampa, ha affermato: “Si parla di un incremento di uno/due punti percentuali sull’Iva per le prestazioni veterinarie, e per gli alimenti per animali, mentre l’Iva potrebbe aumentare fino a tre punti per quanto riguarda gli accessori e i cosiddetti “beni di lusso” per gli animali, vale a dire cappottini e accessori griffati.”
Quindi ci sarebbero misure concrete che andrebbero a colpire i possessori di animali, ma dichiarazioni ufficiali da parte dell'esecutivo non ce ne sono.
Si tratta allorai solo di una delle tante "bufale" che girano sul web, magari con lo scopo di colpire l'immagine di un governo che ha al momento un altissimo consenso popolare? Oppure le voci sono state fatte filtrare da ben informati per sondare l'opinione pubblica?
Non possiamo saperlo. Di certo se tali misure dovessero essere confermate il rischio di un aumento degli abbandoni di animali sarebbe molto probabile. Eventualità drammatica e che si andrebbe a sommare a un fenomeno già così tristamente diffuso.

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