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La Carbonara
La Carbonara Serpentara / Via Adolfo Celi

La Flaca, la carbonara tradizionale in una cucina fusion

Alessandro è il titolare de La Flaca in cui c'è una cucina fusion ma la dove la carbonara è fatta in maniera classica con prodotti di prima qualità

“Se l’assaggi una volta non puoi non riassaggiarla”. Alessandro racconta così la carbonara del suo locale La Flaca, in via Adolfo Celi, uno dei 15 finalisti del contest @aromacipiace- La Carbonara in corso su RomaToday.

La Flaca nasce nel 2006 come hamburgheria e pinseria, ma col passare del tempo Alessandro e il suo team hanno sentito il bisogno di cambiare il concept iniziale creando qualcosa di distinguibile sul mercato. Adesso la Flaca con i suoi sapori del mondo, è un bistrot che unisce i piatti della tradizione con piatti che strizzano l’occhio a culture culinarie differenti.

“La Flaca ha avuto un percorso importante, bello e soddisfacente. Ci piace giocare con le contaminazioni. Abbiamo un menù stagionale, che costruiamo con le mie idee e con l’esperienza degli chef, in cui facciamo piatti tipici ma anche piatti fusion o di culture culinarie diverse dalle nostre. Abbiamo avuto in menù la paella ad esempio e andiamo forti anche col ribs e lo stinco di maiale”. 

Ovviamente però nel menù con sapori nostrani e non, non può mancare la carbonara: "La carbonara è un piatto cardine del nostro menù, ed essere arrivati in finale ci rende felici". 

La carbonara de La Flaca

La carbonara al bistrot è importantissima e non può non esserci per due motivi: "È il piatto che più rispecchia la nostra tradizione culinaria e poi parlando di cultura internazionale, esiste un piatto più imitato della carbonara in tutto il resto del mondo? No”.

A La Flaca in carta c’è solo la carbonara classica (“in passato abbiamo avuto la versione al tartufo, ma noi preferiamo mantenerla tradizionale”). Un piatto di carbonara, circa 120 grammi,  costa 13 euro (ma dal lunedì al venerdì a pranzo scegliendo un determinato format può costare 10 euro con acqua e caffà compresi). Il formato di pasta utilizzato di base è lo spaghetto: “Per noi è il formato di pasta che più si addice, ma accontentiamo le richieste dei clienti e quindi è possibile mangiarla con le mezze maniche, o con gli altri formati che abbiamo in menù compresi i paccheri”. La pasta cambia gli ingredienti no: “Usiamo solo prodotti eccellenti. La qualità della materia prima, l’esperienza e la bravura degli chef sono gli elementi che fanno la differenza” - conclude Alessandro. 

A questo punto parliamo con Ruben, uno dei due chef de La Flaca, che ci racconta il procedimento della carbonara: “Per una porzione usiamo due tuorli e un uovo intero. Cuciniamo il guanciale e quando è pronto lo separiamo dal suo grasso. Sfumiamo con l’acqua di cottura una parte di questo grasso, e con questo mantechiamo la pasta che deve rilasciare un po' di amido e poi uniamo la crema. A questo punto giochiamo con le temperature usando esperienza, polso e voglia di lavorare bene. Completiamo il piatto con pecorino e guanciale croccante”.

Voglia di evolversi e guardare oltre, ma mantenendo le radici della tradizione con qualità così La Flaca si candida a servire la migliore carbonara di Roma. 

la carbonara de La Flaca

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