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Amatriciana

Roma, i 10 posti dove mangiare la migliore amatriciana

Niente critici o chef, ma solo i cittadini di Roma hanno designato dove si mangia la migliore amatriciana a Roma e ci hanno trasmesso 10 storie di romanità, passione per le tradizioni e amore per la città

Discussa e amata come una bella donna, l’amatriciana si è dimostrata ancora una volta una delle perle della cucina italiana. E poi, chi l’ha detto che di Roma vale la pena conoscere solo il Colosseo, il Foro e San Pietro?  Per quasi un mese, grazie alla nuova sfida #AROMACIPIACE l’amatriciana,  vi siete appassionati con noi, avete tifato, votato e detto la vostra. Ci avete indicato i 10 vostri luoghi del cuore dove assaggiare la famosa ricetta,  ma soprattutto 10 luoghi che raccontano una storia di Roma, nascosta nelle tradizioni delle cucina romana e i suoi segreti , trasmessi  dai nonni ai nipoti, assieme al duro lavoro e alle sempre nuove sfide. 

Sono stati più di 13mila i voti dei lettori di Romatoday che con la finalissima a 10 hanno decretato il vincitore.  #AROMACIPIACE non è una guida di sapienti critici o di giornalisti raffinati, ma abbiamo scoperto, grazie a voi, che non si tratta solo di proteggere una ricetta tipica regionale, come quella della ‘amatriciana’ o ‘matriciana’, ma che tutti e 10  si sentono testimoni del grande amore per Roma, i suoi valori più profondi, le tradizioni più amate dai romani e forse meno conosciute dai turisti. 

Ecco i 10 ristoranti a Roma dove mangiare la migliore amatriciana, 10 luoghi da visitare, 10 storie da conoscere:

1 - La cucina romanesca dell’Osteria Angelino dal 1899
 

“Il peggior cliente è quello che ti chiede la gricia senza guanciale, cioè come dire l’aria senza ossigeno”! Eccola la romanità verace della brigata dell’Osteria da Angelino dal 1899, menù da tradizione popolare, location centralissima e “clientela romana”, ci tengono a sottolineare; “da noi non vengono solo turisti, perché chi sceglie  Angelino ama la cucina romana e ci tiene a mantenere la tradizione: solo prodotti freschi e ricette  tipiche: Gricia, Carbonara, Trippa, Rigatoni con il sugo di involtini o di polpette, polpette al sellero (sedano) e l’immancabile Amatriciana”.
E allora niente aglio nell’Amatriciana? Cracco s’è sbagliato? (LEGGI TUTTO)

2- Innamorarsi della cucina romana, Da Bucatino si può

“Io sono innamorato di questo lavoro. A 71 anni voglio continuare perché mi piace tutto. Ho la gente mia che mi conosce e mi vuole bene”. Il signor Rolando è l’orgoglio de ‘Da Bucatino”, la storica trattoria dove la tradizione della cucina romana si fonde bene con la domanda più raffinata e ‘à la mode’ di un quartiere come Testaccio. Amore per Roma e innovazione convivono beatamente nel menu: pici integrali alla gricia con i carciofi freschi ma anche il baccalà e la pajata. (LEGGI TUTTO)

3- Magnagusto: padellate di cucina romana e non, a Primavalle


È nato da appena un mese, ma è già un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina, romana e non. "Sono già tre sabati che facciamo soldout e abbiamo quasi 200 coperti!". Antonio, il giovane direttore di Magnagusto, nuova realtà ristorativa del nord-ovest romano, parla del suo locale come un padre del proprio figlio. "Io cucino da sempre - spiega -, ma quando mi hanno offerto la possibilità di gestire un posto tutto mio, mi ci sono tuffato a capofitto".(LEGGI TUTTO)

4 - La cucina romana di Sora Tina all'Hosteria la Casetta

Un'osteria a conduzione familiare, piccola e accogliente, che propone il tipico menù della tradizione romana. Sinteticamente, l'Hostaria La Casetta (via Trionfale 9245)  potrebbe essere raccontata così, ma se si vuole davvero coglierne l'anima - al di là dei menù e delle tecniche di preparazione - tocca varcarne la soglia e possibilmente scegliere, tra la trentina di coperti disponibili, il tavolino piazzato sotto la piccola finestra che si affaccia sulla cucina. (LEGGI TUTTO)

5 - Le mille storie dell'Hostaria Cannavota,            come           quella volta che Felllini... 

‘Albero Sordi era di casa”, racconta Severino, che nella sala dell’Hostaria Cannavota consuma i tacchi da circa 50 anni . “Quando Sordi fu fatto Sindaco per un giorno, il Campidoglio chiamò e chiese a noi cosa poteva accontentare il gusto di Albertone.  E io sì che lo sapevo: Prosciutto crudo San Daniele, Parmigiano e, sulla tavola, un bel Greco di Tufo da mischiare con una goccia di prosecco”.  (LEGGI TUTTO)

6 - Dar Buzzicone all’Alessandrino, dove la scarpetta è d’obbligo

Già il nome del ristorante, dovrebbe dirla lunga. Ma se ancora dovesse aleggiare qualche incertezza sulla vocazione romana del ristorante “Dar Buzzicone”, ai clienti basta varcare la soglia per chiarire ogni dubbio(LEGGI TUTTO)


7 - L’Amatriciana della Vecchia Roma, quel tocco geniale che mancava

“La pancetta nell’amatriciana è fuori luogo! Non è romana. La pancetta è un prodotto che dal nord è sceso pian piano al sud e, al nord, si sa,  il guanciale è solo un cuscino”! Riccardo che, con i fratelli Silvia e Antonio gestisce La Vecchia Roma, è un fiume in piena. Nei suoi occhi si legge l’amore per i prodotti locali e di qualità, per le ricette tradizionali ereditate da sua nonna e per il territorio.  (LEGGI TUTTO)
 

8 - Da Checco ar 65: “Qua se magna romano”


"Qua se magna romano". Le parole, incise a caratteri cubitali su una tavoletta di legno appesa al numero 65 di Via Santamaura, non lasciano spazio a fraintendimenti. All'osteria “Da checco ar 65” i piatti della tradizione romana sono i protagonisti incontrastati e bastano poche battute con il titolare per capire che quella scritta rappresenta molto più di un’indicazione. È  l'esternazione di uno stile di vita, una sorta di avvertimento, come a dire: "Se non vi piace la cucina romana, tirate dritto!". (LEGGI TUTTO)

9 - Celestino, icona di San Lorenzo

Celestino, con i suoi occhi azzurri, sottili e intensi, gli occhiali e i grossi baffi è da anni l'icona del quartiere. Quando lo incontriamo, sta davanti alla porta del suo locale con una sigaretta (la prima di una lunga serie) fumante tra le dita, che saluta i passanti come un sindaco di paese. "Il signor Celestino?". "Beh, 'signore' - risponde con una stretta di mano e un timido sorriso -...più o meno!". In realtà, sbagliare persona è impossibile. Anche chi non lo ha mai incrociato tra i vicoli sanlorenzini difficilmente ignora i suoi lineamenti, raffigurati sulle cartoline che girano da anni per la Capitale. (LEGGI TUTTO)

10 - L’amatriciana migliore? A casa Ruschioni!


Quante volte avete detto: “La migliore amatriciana di Roma si mangia a  casa mia”? Se lo avete pensato e ripetuto spesso, allora, forse siete pronti anche voi, come Mik e Dani , per un’esperienza di Home Restaurant. (LEGGI TUTTO)

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