Le targhe in maiolica con numero blu al centro di Roma: no, non sono vecchi numeri civici
Cosa sono quelle targhe numerate che capita di vedere nel centro storico. Ecco qual era la loro funzione tanti anni fa
Quelle targhe in maiolica bianca con numero in colore blu. Sarà capitato a tutti di vederle girando per il centro di Roma. Possono contenere numeri anche di 4 cifre ma cosa indicano, o meglio, cosa indicavano?
Cosa indicano le targhe con numero blu
Qualcuno può pensare che si tratti di antichi numeri civici, poi sostutuiti dai nuovi, spesso segnalati da targhe in marmo e invece no. Quei numeri blu su targa di ceramica indicavano la numerazione dei vecchi lampioni a gas.
Prima che l'illuminazione elettrica - di cui godiamo tutt'oggi - arrivasse nella Capitale, infatti, nella Città eterna vennero accesi i lampioni a gas. L'accensione dei primi 44 risale al 1 gennaio 1854, un'innovazione, ben più potente delle lampade ad olio precedetemente usate per illuminare le strade romane.
L'installazione dei lampioni a gas piacque molto al Papa, tanto che il numero dei lampioni crebbe molto in pochi anni. Furono prima illuminate le strade del tridente (via del Corso, via del Babuino, via di Ripetta), poi le traverse, fino ad arrivare a piazza Venezia, piazza del Quirinale, piazza Santi Apostoli, piazza Barberini, via dei Coronari, Bocca della Verità e al Campidoglio. Tante di queste targhe sono visibili ancora oggi.
Negli anni '70 dell'800 poi i lampioni a gas crebbero a dismisura raggiungendo, nel 1882, circa 5000 unità. Un'innovazione per il tempo che, però, come sappiamo, venne successivamente sostituita dai lampioni elettrici che, in molti casi, cambiarono anche posizionamento.
Quelle targhe con numero blu in maiolica, però, non sono state rimosse e - ancora oggi - raccontano un pezzo di storia della nostra Roma.