Ostia Mon Amour e pedonalizzazione: ma che significano?
OSTIA MON AMOUR E PEDONALIZZAZIONE: ma che significano?
non c'e nulla di più ridicolo che conferire ad attività programmate denominazioni altosonanti e di effetto che, poi non hanno nè significato nè riscontro, il che è esattamente quanto si verifica a Ostia.
Cominciamo con il primo nome davvero romantico e avvolgente:" Ostia Mon Amour"; si tratta semplicemente di un elenco di eventi programmati che secondo i pianificatori doveva sollecitare turismo, sviluppo commerciale, impresa;
risultato? Le attività sono state condotte, fino ad ora, come da mediocre centro turistico e non era il caso di evocare l'"Amour" come elemento di attrazione.
Ma veniamo al secondo termine al quale "Ostia Mon Amour" strettamente si lega: la pedonalizzazione del lungomare, che costuituiva il fuoco scatenante delle attività tese a produrre turismo, sviluppo commerciale e impresa:
risultato? La pedonalizzazione è un fallimento e lo sviluppo ha interessato solo ed esclusivamente le attività di alcuni, mentre molti altri sono stati pesantemente penalizzati.
Senonchè sulla pedonalizzazione e i suoi effetti si sono espressi in molti; Associazione Balneari, Associazione Commercianti, politici, e altri;
io vorrei portare la voce dei cittadini che abitano ai contorni della fascia pedonalizzata in via Quinqueremi e dintorni che hanno visto il lungomare a loro adiacente invasi da chioschi di basso livello per gestione e cibi prodotti, una lunga schiera gabinetti chimici antiestetici e maleodoranti, presenza incontrollata di giostrai, disturbo serale della quiete e del sacrosanto diritto dei cittadini a godere di tranquillità.
Dice il Presidente Tassone:" la pedonalizzazione ha incrementato il libero passeggio dei cittadini sul lungomare";
ma quale lungomare se il mare non si vede da nessuna parte? E quale incremento dato che da piazzale Magellano a via del Bucintoro, non si è mai vista un'anima a passeggiare?
Vero è che su canale 10 sono apparsi alcuni a dichiarare: "che bello passeggiare per questa strada senza il traffico!", ma potrei anche osservare che una strada senza vista mare, e senza negozi si trova facilmente anche altrove.
Dice il Presidente Tassone: "la pedonalizzazione ha portato i cittadini nel cuore di Ostia, che nè il Pontile";
ma i Lidensi che normalmente frequentano il Pontile non sono variati di numero; dall'altra parte il traffico stradale di accesso ha subito tale ingorgo nelle aree laterali al lungomare da impedire a chiunque altro di avvicinarsi.
Dice il Presidente Tassone; ma ci sono le "navette".
Ma davvero il Presidente pensa che chi si voglia recare a Ostia da Roma, italiani o stranieri, per passeggiare al Pontile, rischi di sobbarcarsi all'iter di sosta nelle aree parcheggio (con "pizzo" ai parcheggiatori abusivi) e poi subire l'ansia del trasporto ATAC verso un luogo vicino al Pontile? E ritorno?
Dice il Presidente Tassone: "la pedonalizzazione ha riqualificato il territorio ripristinando aree verdi a costo zero per il Comune".
A questo punto il discorso si fa complesso dato che questa riqualificazione del verde è stata appaltata a gestori di chioschi che nulla fanno per assolvere l'impegno assunto.
Dovè questo verde rigenerato e queste aree riqualificate? Anche ammettendo che questo territorio prospicente via delle Quinqueremi e dintorni era in uno stato disagiato, adesso è peggiorato a dismisura; le zone più frequentate (davanti al "Capanno" e vicino al "Curvone") sono calpestate senza ritegno dalle tante persone che affollano detti chioschi, e quel poco di verde che resiste e le piccole porzioni lasciate libere, sono depredate da giostrai che senza controllo impiantano e rimuovono (per fuggire ai controlli) i loro squallidi impianti di divertimento.
Un discorso a parte merita il settore più marginale, da Piazza Sirio in poi, dove sono sorti 3 chioschi che, per posizione, sono i più negletti, nel senso che quel poco di traffico pedonale esistente, non li raggiunge.
E per allettare qualcuno, questi hanno installato delle piattaforme dove ogni sera si esibiscono complessi musicali, fino a tarda notte, con volumi illegali e inaccettabili per i residenti, con karaoke e canzonacce irripetibili. Il chiosco di piazza Sirio ha appaltato una vera orchestra ogni sera che inizia a suonare alle 23,30 e termina lo scempio sonoro che produce alle 2,30. E la polizia locale? non fa nulla nonostante sia chiamata ogni notte ad intervenire. E se risponde al telefono, dice di rivolgersi al Municipio!
Dice il Presidente Tassone : "io ho fatto per questo litorale molto di piu di quanto abbiano fatto le amministrazioni precedenti".
Signor Presidente, i risultati da lei conseguiti in tema di pedonalizazione sono così scarsi e maldestri che non riesco proprio ad immaginare il livello di efficienza dei suoi predecessori!
Due domande finali mi sorgono spontanee: si sta attuando una "occupazione" del litorale romano ? e a vantaggio di chi?