LETTORI - Periferie discariche a cielo aperto: degrado e rovistaggio a Ponte di Nona
Anche quest'oggi ci troviamo dinnanzi all'ennesima segnalazione di degrado, dinnanzi all'ennesima immagine di una Roma che di "grande bellezza" , suo malgrado, ha poco da esibire. L'ennesimo scatto di una Roma degradata, lasciata in balìa di se stessa e dei rifiuti, a discapito delle piccole realtà locali e delle periferie. Ci troviamo a Ponte di Nona, periferia Est di Roma. Le immagini che io stessa vi ho scattato sono l'emblema di una realtà selvaggia ed imperante che i cittadini, esasperati, non sanno più come combattere. Le foto sono state scattate, con esattezza, presso Via Piero Corti e Via Mazzolari. Accanto ai bidoni predisposti per la raccolta del vetro troviamo sacchi di spazzatura di ogni tipo, con all'interno qualsivoglia genere di rifiuto; i secchioni per la raccolta dell'indifferenziato sono ormai spariti sotto il cumulo di rifiuti che ospitano, che fungono da oasi per i rovistanti, che di certo aggravano la già di per sé allarmante situazione. C'è spazzatura ovunque, a Ponte di Nona. Spazzatura sui marciapiedi, sui cigli delle strade, nei bidoni condominiali. E intanto c'è chi ne fa le spese, pagando pesanti tasse e raccogliendo i frutti di questo disservizio. Il mio appello è rivolto alle istituzioni competenti e al Municipio di riferimento: i cittadini sono stanchi di questo disservizio. La pretesa è quella di avere un servizio quantomeno efficiente e di restituire alle periferie quella dignità, che troppo spesso, gli viene tolta impropriamente e con la forza. Attendiamo risposte concrete e ci auspichiamo che il problema venga accolto e trattato con il dovuto rispetto.
Jessica Simonetti