LETTORI - La terra, un bene "comune". Non sempre

Nel giorno dedicato alla Terra, un gruppo di cittadini romani si è riunito per trovare una soluzione all’abbandono del verde pubblico del proprio quartiere. Dopo aver chiesto più volte l’intervento al Comune, ed essere stati rimbalzati a destra e a manca tra diversi uffici, non ricevendo riscontri concreti, non è rimasto che mettere mano, ancora una volta, al proprio portafoglio per ingaggiare un giardiniere privato. Per l'Amministrazione Capitolina, l'adozione di aree verdi comunali da parte dei cittadini è senza dubbio un “valido strumento” per la cura e la manutenzione del verde (fonte Roma Capitale | Sito Istituzionale | Adozioni aree verdi comunali -comune.roma.it), tuttavia la domanda è fin a che punto compete al Comune o al Cittadino? “Il territorio di Roma Capitale è costituito per circa l’80% da una vasta estensione di aree verdi e agricole che compongono il sistema del verde romano. Di questo sistema, pari a circa 1.028 kmq, fanno parte: il verde urbano, che copre una superficie di circa 43,6 kmq (5% del sistema del verde); le aree naturali protette (…); le aree agricole, 565 kmq, pari al 55% del sistema del verde. Il verde urbano ricade sotto la gestione di diverse strutture capitoline (Dipartimento, Municipi, Sovrintendenza) (…). Sotto la responsabilità di vari uffici di Roma Capitale ricadono inoltre i circa 312mila alberi (ultimo censimento del 2016), (…). All’interno delle aree verdi di Roma Capitale, secondo l’ultimo aggiornamento del Catasto del verde di giugno 2022, sono attrezzate 409 aree ludiche, 103 aree sportive e 189 aree cani” (Fonte Verde Pubblico e Parchi - agenzia.roma.it) La manutenzione del verde pubblico è un elemento che distingue e contribuisce all’immagine di cura anche per una grande città come Roma. Nel Quartiere Millevoi, dove è presente una delle 189 aree cani e verde pubblico lungo tutta la strada che entra ed esce su via Ardeatina, alcuni cittadini hanno deciso di provvedere di tasca propria alla cura e manutenzione dell’area cani, a beneficio di tutti coloro che la frequentano con i propri amici a quattro zampe. Non è la prima volta che devono ricorrere privatamente a un giardiniere in possesso delle attrezzature necessarie oltre alla conoscenza della botanica. Potatura, sfalcio dell’erba, rimozione di parassiti, raccolta foglie, pulizia ramaglie e infestanti, taglio rami secchi, manutenzione della vegetazione spontanea lungo la strada, etc, sono interventi indispensabili non solo per il decoro urbano ma anche per la fruibilità di tali aree in sicurezza e igiene, e per questo dovrebbero essere organizzati e pianificati regolarmente da chi di quel terreno è responsabile. Con grande gioia per i cittadini e dei loro cani, a inizio del nuovo governo hanno assistito all’unico intervento di manutenzione di tale area, dopo di ché il nulla. Per quanto ad ogni utilizzo dell’area i cittadini si prendevano cura di quanto potessero fare nel lasciarla pulita, svuotando anche regolarmente i cestini, lo stato di totale abbandono del bene pubblico da parte dell’amministrazione competente ha reso la vegetazione talmente alta e incolta che non è più possibile usufruire dell’area cani. Parafrasando Primo Levi, se questa è una città, è auspicabile che anche il verde pubblico come quello di questa area rientri tra i piani di gestione del Comune. In fondo, la Sostenibilità di una città si vede anche nella gestione del suo verde pubblico. La speranza è di poter tornare presto ad avere un’area verde curata e manutenuta dove poter trascorrere momenti di gioia e serenità come in passato, come nelle foto che seguono e che testimoniamo un’area verde dignitosa per la Terra, i nostri amici pelosi e tutti noi che ci viviamo. 22 aprile 2023