LETTORI - Atac inizia il rallentamento estivo con le solite scuse
Il mantra tipicamente atachiano si ripete. Arriva l'estate per l'efficiente azienda del trasporto pubblico a Roma. Così dal 24 aprile iniziano a manifestarsi, implacabili, i soliti disservizi, quelli che, se fortuna vuole, continueranno fino a settembre inoltrato, magari assumendo nel frattempo la tipica connotazione in divenire, da temporanea a fisiologica. Fisiologica è stata già proclamata al popolo di Roma (il linguaggio è retrocesso di un centinaio d'anni, bisogna pur adeguarsi) la modifica della linea 649. Bene inteso non siamo in periferia. La linea in questione lambisce quartieri centralissimi dell'urbe come l'appio latino. Eppure dal 24 aprile Atac annuncia a mezzo cartellino, apposto in prossimità di ogni fermata con supporto dell'app, che la linea 649 verrà prolunga (?) fino a piazza Zama. A parte che "prolungata" ,senza ulteriori specificazioni, in italiano prevede che venga allungata la linea dal solito capolinea in Largo Don Orione a piazza Zama. Nei fatti, vivendo, la linea 649 si rivela modificata da piazza dei Re di Roma a piazza Zama. E va bene siamo in un periodo storico in cui ogni proclama politico viene scusato con l'ignoranza. Si scusi pure questo, derivato politico, con l'ignoranza. Rimangono però punti oscuri che nemmeno l'ignoranza può "giustificare". Come mai dal 24 aprile la linea passa con meno frequenza? Com'è possibile che non si possa più monitorare la linea in questione attraverso l'app o che allorquando lo sia con app o tabellone elettronico poi improvvisamente l'autobus in arrivo si dissipi di fronte ai propri occhi? Ebbene questi fantasmi sono i soliti fantasmi che attraversano i percorsi Atac da aprile a settembre peggiorando una situazione trasporti di per sé già inqualificabile. Fantasmi di cui, prima o poi, l'azienda e non solo dovranno rispondere. Nel frattempo mi chiedo e vi chiedo perché non riusciamo come cittadinanza che paga le tasse ad unirci per manifestare il nostro dissenso e le nostre richieste?