I centri d'assistenza abitativa temporanea all'assessorato delle politiche abitative
Dopo la delibera per la chiusura dei c.a.a.t. privati,di cui ci troviamo d'accordo,il Comune di Roma e l'assessorato delle politiche abitative non danno risposte per il futuro prossimo,ma rispondono con un mare di parole. Martedi 29 ottobre alle ore 10.30 i residenti e gli operatori sociali dei c.a.a.t. sono andati dall'assessore Ozzimo a chiedere garanzie sul futuro prossimo:
1-da settembre sono stati dismessi i servizi di pulizia,la manutenzione e gli stipendi degli operatori di settembre e ottobre 2013 non sono stati pagati,questo per quanto riguarda il c.a.a.t. di via Campo Farnia 100.
2-A novembre chi accenderà i riscaldamenti ? Nel c.a.a.t. di via Campo Farnia 100 sono assistite 133 nuclei,con molti disabili,bambini e anziani,ad oggi abbiamo già abbiamo un ascensore guasto,chi porterà i disabili al 7°piano?
3-Dove è il piano d'uscita dai c.a.a.t. e avere la possibilità di entrare in un alloggio popolare a canone sociale,non ci interessano i 700 euro del comune che servono solo a far precipitare nel disagio sociale chi oggi è assistito.
4-Vogliamo uscire dallo stato di illegalità che ci ha spinto il Comune di Roma e il Governo nazionale,percui chiediamo la proroga fino al giorno dell'uscita dai c.a.a.t. verso casa popolare a canone sociale
Alle ore 15.00 l'assessore Ozzimo ancora non ci ha ricevuto,noi non abbiamo intenzione di desistere,se non ci incontrerà oggi torneremo domani e dopodomani.
Nicola-operatore sociale c.a.a.t. via Campo Farnia 100