A piedi lungo via Boccea o in macchina e bus, ma a passo d’uomo
La gran parte del traffico mattutino e nelle cosiddette "ore di punta" tra via di Casalotti e Piazza Irnerio sembra sia causato dagli studenti che in quelle ore si spostano per raggiungere la scuola spesso accompagnati dai genitori in macchina. 5,4 km la distanza, che sebbene i vari programmi di calcolo per itinerari automobilistici, ci dicono si possano percorrere in 10 minuti, necessitano in realtà di più di un'ora di tempo.
Eppure, gli stessi programmi di calcolo contemplano un'alternativa: percorrere la distanza a piedi.
Così scopriamo ad esempio che dall'incrocio Casalotti-Boccea fino a via Pasquale II o a via Nazareth ovvero le strade dove sono ubicati i maggiori istituti di istruzione superiore per la zona Roma Nord-Ovest sono 3,2 km e a piedi bastano 42 minuti.
Così, come diceva un noto presentatore televisivo di qualche anno fa, la domanda sorge spontanea: perché ai ragazzi non si insegna a raggiungere la scuola a piedi?
Tra l'altro sul percorso in oggetto sono presenti i marciapiedi, sebbene nel primo tratto, da via di Casalotti al ponte del raccordo siano un po' precari.
Il problema si dirà è quello di arrivare all'incrocio di via di Casalotti con via di Boccea, sia per chi proviene da Casalotti che per coloro che provengono da Selva Candida o Selva Nera. Già, ma per questo basterebbe che l'ATAC prevedesse dei bus-navetta a ciclo continuo nei tratti interni, ma nel frattempo basterebbe anche farsi lasciare dai genitori in prossimità dell'incrocio.
42 minuti di cammino al mattino e idem per tornare a casa non si possono paragonare alle tre ore complessive che quotidianamente i ragazzi e i loro genitori passano incolonnati nel traffico asfissiante di via di Boccea.
Ida Dragonetti