Vaccini obbligatori per l'iscrizione a nidi e materne: tutte le informazioni
Le modalità d'iscrizione ed i vaccini obbligatori per l'ammissione dei bambini ai nidi ed alle scuole dell'infanzia di Roma e del Lazio
Tornare ad una percentuale di vaccinati sopra il 95%. Un obiettivo indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità e del quale il Governo si è fatto carico. Questa è la cornice, in cui s'inserisce il decreto vaccini che il 31 luglio 2017 è stato convertito in legge. Un fine che s'intende conseguire, nel rispetto delle autonomie regionali e di quelle delle province di Trento e Bolzano. Ma che presuppone l'obbligatorietà della vaccinazione per l'ammissione agli asili nido ed alle scuole d'infanzia.
Le vaccinazioni previste per legge
Sono dieci complessivamente (anti-poliomielitica anti-difterica anti-tetanica anti-epatite B anti-pertosse anti-Haemophilus influenzae tipo b anti-morbillo anti-rosolia anti-parotite anti-varicella) le vaccinazioni che dovranno essere effettuate antro il sedicesimo anno di età. Quattro di queste, la Rosolia, il Morbillo, la Parotite e la Varicella, sono soggette a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte" si legge sul sito del Ministero della Salute. La novità in questo caso riguarda la varicella la cui vaccinazione è divenuta obbligatoria per i bimbi nati nel 2017. Sono inoltre vivamente consigliate, ma non obbligatorie, le vaccinazioni anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica ed anti-rotavirus.
La certificazione nel Lazio
Per quanto riguarda le modalità di ammissione nelle scuole, ampia discrezionalità è stata lasciata alle Regioni. Nel Lazio viene seguita la modalità operativa già scelta dalla città di Frosinone. In base al protocollo d'intesa siglato con l'ufficio scolastico regionale, saranno i dirigenti scolastici a dover comunicare alle Asl, via PEC, l'elenco degli iscritti. I genitori in tal modo non avranno alcuna incombenza e non dovranno presentare autocertificazioni nè libretti delle vaccinazioni. Sarà infatti la Asl che, ricevuti gli elenchi, verificherà se ci sono degli indadempienti o dei ritardatari. In quei casi le famiglie verranno contattate perchè assolvano all'obbligo della vaccinazione. Pena, l'esclusione dai nidi e dalle scuole d'infanzia dei loro figli.