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Scuole senza derattizzazioni, è rischio caos: solo 5 municipi hanno indetto le gare

L'assessore Montanari rassicura: "Il dipartimento farà da supporto a chi non ha il bando". Ma due settimane basteranno per intervenire sulle criticità?

Solo cinque municipi su 15 hanno gare già attive per liberare aule e giardini delle scuole da topi e insetti, vari ed eventuali. Tutti gli altri devono segnalare al Campidoglio e fare affidamento sui fondi disponibili presso il dipartimento Ambiente. Ma a sole due settimane dall'inizio del nuovo anno i due livelli istituzionali non si sono ancora coordinati a dovere. E non è chiaro, complice il periodo di vacanze, se ci siano, e dove, plessi critici, con roditori pronti a dare  il buon rientro agli studenti. Nei fatti non esiste un monitoraggio costante delle strutture per quanto riguarda la presenza di specie infestanti. "Chiederemo un report ai municipi" assicura Maria Teresa Zotta presidente della commissione Scuola, convocata oggi insieme a quella Ambiente per fare il punto.

Chi ha bisogno di una mano per garantire l'apertura delle scuole in condizioni salubri e sicure? Gli assessori municipali raccoglieranno nelle prossime ore le segnalazioni provenienti da nidi, materne e istituti comprensivi, le gireranno agli uffici di via Capitan Bavastro e si spera che i tempi siano sufficienti per bonificare dove risulterà necessario. Certo, ammette Zotta, "la commissione andava convocata prima che chiudessero le scuole". Ma non si è riusciti a farla congiunta per problemi organizzativi. E pazienza se risparmiare un paio di mesi avrebbe dato qualche garanzia in più sulla riuscita delle operazioni. 

L'assessore Pinuccia Montanari presente in commissione ci mette la faccia: "C'è il tempo per fare tutto. Chi non ha i fondi o non è riuscito a fare le gare per mancanza di personale può chiedere al dipartimento". Che utilizzerà da subito un "tesoretto" residuale di Amacard, le sanzioni inferte all'azienda capitolina dei Trasporti con cui la stessa partecipata effettuava in house le derattizzazioni (su suolo pubblico) fino al 2015: circa 250mila euro. Per il prossimo futuro sono in partenza due gare con il sistema Mepa e una gara europea, quest'ultima da finanziare con i 4 milioni di euro stanziati inizialmente per l'appalto a doppio oggetto della società Multiservizi, poi modificato. Interesseranno tutta Roma, strade e parchi. Non le scuole però, a meno di cambi in corsa. "Stiamo valutando la possibilità" dichiara la dott.ssa Rita Di Domenicantonio, a capo dell'ufficio Specie Problematiche del dipartimento.  

Un sopporto dalle strutture centrali sarà comunque garantito a tutti i municipi che avranno bisogno. O almeno questa è la promessa. Resta la questione a medio-lungo termine: stabilire con chiarezza le competenze. Alcuni, pochi, municipi hanno provveduto in autonomia con gare a evidenza pubblica: il V, il II, il I, il XII, il VII. Gli altri dieci hanno richiesto o richiederanno interventi al dipartimento Ambiente. Perché non hanno seguito il buon esempio dei più virtuosi? "Non abbiamo fondi, risorse umane, mezzi per intervenire in modo appropriato" si è sfogata la presidente della commissione scuola del IX municipio Alessandra Tallarico, presente in via del Tritone."Non possiamo andare avanti su richiesta del dipartimento che ci invia note con i compiti da fare. Dovremmo rifiutarci. Servono nuove regole sul decentramento". E arriveranno. 

"Per la revisione del regolamento c'è già un gruppo di lavoro alla direzione generale del Campidoglio - spiega Montanari - Scioglieremo tutte le ambiguità presenti nel regolamento attuale per quanto riguarda quale ente è chiamato a intervenire e su cosa". Nel frattempo si naviga a vista, con risorse all'osso, zone d'ombra negli iter amministrativi, e nessuna programmazione, salvo poche, pochissime, eccezioni. 

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