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Scuola chiusa da 8 mesi e lavori mai partiti, lo sfogo del preside: "Noi lasciati soli dal Comune"

Il dirigente scolastico racconta il travaglio dell'istituto Girolami di Monteverde: dai disagi per le famiglie al calo delle iscrizioni. E il Campidoglio non batte un colpo

Chiusa da otto mesi, senza tempistiche per la riapertura, con i lavori ancora da progettare e le iscrizioni che rischiano di subire un calo drastico, la scuola Girolami diventa il simbolo del pachiderma burocratico che tiene in scacco la città. "Il Comune non ci ha mai risposto, eppure conosce bene la situazione, gli abbiamo inviato diverse comunicazioni, tutte cadute nel vuoto". Si sfoga a RomaToday Massimo La Rocca, preside dell'istituto più importante del quartiere di Roma ovest, in gran parte inagibile dallo scorso 3 aprile, giorno del crollo di un controsoffitto. Nessuno sa quando verranno riattivate le attività didattiche. 

Il preside: "Noi lasciati soli"

"Siamo stati oggi a una seduta di commissione Trasparenza - racconta La Rocca - ma non è emerso quasi niente di nuovo". Se non che a sei mesi dalla prima relazione tecnica, quella seguita al crollo che già certificava danni ingenti, gli uffici tecnici municipali hanno firmato la determina dirigenziale che dovrebbe sbloccare l'attività d'indagine sulla vulnerabilità sismica dell'edificio. Una documentazione propedeutica alla progettazione, pianificazione e affidamento dei lavori effettivi per la messa in sicurezza. Ritmi che non fanno ben sperare e tempi che, con tutto l'ottimismo possibile, non si prospettano certo rapidi. E le famiglie già patiscono la chiusura del plesso da otto mesi, costrette a portare i figli alla scuola Gramsci, al Trullo, lontana per qualcuno anche sette, otto chilometri. 

"La sensazione è che il municipio (il dodicesimo, ndr) sia stato lasciato solo" commenta ancora il dirigente scolastico, trovatosi a far da cerniera di trasmissione tra il parlamentino e il ministero della Pubblica Istruzione. Con nel mezzo il Campidoglio che ancora non ha battuto un colpo. Assenti alla seduta di commissione di oggi sia l'assessore ai Lavori pubblici Linda Meleo che quello alla Scuola Veronica Mammì. Al momento il grosso del sostegno è arrivato dal Governo centrale. Quest'estate sono stati stanziati i fondi per procedere con i lavori, circa un milione di euro. "Il problema non sono le risorse - spiega il preside - ma le lungaggini della macchina amministrativa". Un esempio: il servizio di trasporto scolastico verso la scuola del Trullo, per venire incontro ai genitori. Dal Campidoglio sono stati trasferiti 50mila euro al municipio, che ancora non è riuscito a impiegarli. Le navette a disposizione, sono frutto della collaborazione della scuola con il ministero. "Ci abbiamo pensato noi sempre con fondi governativi". 

Il crollo delle iscrizioni

Poi c'è il capitolo iscrizioni, in drastico calo. Chi sceglie per i propri figli una scuola che potrebbe non riaprire nemmeno per l'anno accademico 2020-21, senza nemmeno una promessa in merito? "Il rischio è che venga penalizzato l'organico della scuola e il personale docente - spiega ancora La Rocca - senza contare che decine di famiglie hanno già chiesto il trasferimento, quelle che si erano iscritte prima del crollo, lo scorso anno. La Girolami poi è un punto nevralgico per la formazione dell'intero quartiere, anche per le attività extra scolastiche". 

L'opposizione: "Grave assenza della giunta"

A chiedere interventi rapidi per ripristinare condizioni di sicurezza nel plesso anche esponenti dell'opposizione in Campidoglio e municipio. "Alla riunione erano assenti gli assessori Meleo (ai Lavori pubblici, ndr) e Mammì (Scuola, ndr), fondamentali interlocutori politici per una possibile soluzione" commentano i consiglieri del Pd Marco Palumbo e Giulia Tempesta. "È grave che la giunta non senta l'esigenza di spiegare quali azioni intenda intraprendere. L'amara constatazione odierna è che le decisioni continuano ad essere rimandate da un ufficio all'altro, senza tempi e provvedimenti certi. Abbiamo deciso di programmare prossimamente un sopralluogo presso l'edificio scolastico, insieme agli assessori capitolini e ai tecnici del Dipartimento ai Lavori Pubblici, per verificare lo stato dei lavori e avere dagli uffici un cronoprogramma dettagliato"

"I lavori stanno tardando perchè al M5S manca il coraggio e la voglia di risolvere i problemi reali delle famiglie di Monteverde - commentano anche i consiglieri della Lega Giovanni Picone e Marco Giudici - la scuola deve essere restituita al quartiere nel più breve tempo possibile con ogni risorsa a disposizione e con ogni mezzo. E’ una priorità assoluta rispetto a qualsiasi altro tema".

La mobilitazione dei genitori

Le famiglie intanto si preparano all'ennesima mobilitazione. Per sabato 23 novembre, a chiusura di tre giornate di campagna sulla sicurezza a scuola promossa dal ministero dell'Istruzione, è previsto un corteo. Coinvolgerà non solo i piccoli alunni dell’Istituto comprensivo Margherita Hack, ma anche genitori, docenti, commercianti, associazioni, comitati delle scuole del territorio. Tutti insieme per sostenere il diritto dei bambini a riavere al più presto la loro scuola, sicura e accogliente. La sfilata terminerà il suo percorso all’interno della Girolami, dove i bambini si stringeranno in un girotondo per abbracciare simbolicamente i loro spazi.

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