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Scuola, firmato protocollo per la riapertura in sicurezza: ecco le regole. Nel Lazio si cercano spazi alternativi

Il protocollo a livello nazionale firmato dalla ministra Lucia Azzolina e dai sindacati. Per il Lazio è on line un bando per aule alternative

Dalle modalità di ingresso e uscita alla pulizia e igienizzazione degli spazi, dall'help desk informativo all'impegno per il superamento delle "classi pollaio" con l'intenzione di fissare un tetto massimo sul numero di alunni nelle classi. È stato firmato giovedì mattina dal Ministero dell'Istruzione e dalle organizzazioni sindacali il Protocollo per garantire l'avvio dell'anno scolastico in sicurezza. Il documento offre regole alle istituzioni scolastiche ed ha l'obiettivo di essere anche un punto di riferimento anche per studentesse, studenti e famiglie. Sarà valido su tutto il territorio nazionale, anche a Roma e nel Lazio, e starà poi alle scelte dei singoli istituti e presidi il compito di applicare le linee guida. 

Qui il pdf integrale con le linee guida

"Un accordo importante - ha commentato la ministra Lucia Azzolina - che contiene le misure da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale, ma anche impegni che guardano al futuro e al miglioramento della scuola come il contrasto delle classi cosiddette 'pollaio', una battaglia che porto avanti da tempo e che rappresenta per me una priorità".

Il ministero dell'Istruzione provvederà ad "attivare la collaborazione istituzionale con il Ministero della Salute, il Commissario straordinario e l'Autorità garante per la protezione dei dati personali, affinché si dia l'opportunità di svolgere test diagnostici per tutto il personale del sistema scolastico statale e paritario, incluso il personale supplente, in concomitanza con l'inizio delle attività didattiche e nel corso dell'anno, nonché di effettuare test a campione per la popolazione studentesca con cadenza periodica". Lo stabilisce il Protocollo per il rientro a scuola precisando che "saranno adottati i criteri di: volontarietà di adesione al test; gratuità dello stesso per l'utenza; svolgimento dei test presso le strutture di medicina di base e non presso le istituzioni scolastiche". 

Il protocollo stabilisce anche che per ridurre l'accesso di "visitatori" a scuola, lo studente potrà essere accompagnato "da parte di un solo genitore o di persona maggiorenne delegata dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l'uso della mascherina durante tutta la permanenza all'interno della struttura". 

Nel Lazio un bando per spazi alternativi

Intanto nel Lazio si cercano aule alternative per rispondere a eventuali esigenze di spazio avanzate dalle scuole della Regione, qual ora non riuscissero nelle aule ordinarie a far rispettare il distanziamento sociale, fondamentale tra le misure anti contagio. L'Avviso prevede che soggetti, pubblici e privati, proprietari di immobili esistenti, che per caratteristiche di spazi e standard possono essere adibiti o adattati ad utilizzo scolastico, vadano a comporre un elenco aggiornato settimanalmente.

"L'apertura della scuola è la priorità assoluta ed è indispensabile garantirla in sicurezza, per gli studenti e per il personale. Lo abbiamo sostenuto con forza in tutte le sedi possibili e per questo motivo nel Lazio ci attrezziamo pubblicando un avviso per la ricerca di spazi, nuovi o ristrutturati, da utilizzare in vista dell'avvio dell'anno scolastico a settembre. In questo modo la Regione fa la sua parte per consentire di riprendere la didattica ordinaria, passaggio fondamentale per guardare con ottimismo al futuro". Lo annuncia in una nota l'assessore alla Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino. "L'obiettivo di riportare tutti gli alunni in presenza da settembre è quello che ci siamo prefissati e per raggiungere il quale stiamo lavorando di concerto con tutti gli attori coinvolti - conclude Di Berardino - con questo avviso dunque facciamo un altro passo in avanti per far tornare i nostri ragazzi a scuola e farlo nel rispetto della sicurezza e delle norme sul distanziamento, indispensabili per tutelare la salute di tutti". 

Gli enti locali, cui spetta il compito di provvedere alla gestione del patrimonio immobiliare scolastico, potranno valutare le candidature presenti nell'elenco progressivamente aggiornato sul sito istituzionale della Regione. Gli stessi enti locali, in collaborazione con gli istituti scolastici, valuteranno le necessità attuali di spazi e quelle che potranno rideterminarsi ad anno scolastico in corso, sulla base del quadro di evoluzione dell'epidemia.

In questo senso dunque, continua la nota della Regione Lazio, le scuole avranno la facoltà di ricercare ulteriori spazi rispetto a quelli in dotazione, anche in corso dell'anno scolastico, proprio per rispondere alle necessità che un diverso andamento dei contagi durante la stagione autunnale e invernale potrebbe richiedere. L'iniziativa della Regione Lazio, progettata grazie alla proficua collaborazione con la Direzione regionale del Ministero dell'Istruzione, l'Anci e l'Upi, si configura dunque come azione di sistema, funzionale a sostenere il possibile incontro tra domanda e offerta di spazi da adibire a classi. 

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