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Scuola

Vigili antispaccio e telecamere: il Campidoglio presenta il progetto Scuole sicure

Obiettivo la prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli edifici scolastici

Telecamere di videosorveglianza all'esterno delle scuole, incremento del personale della Polizia Locale per garantite controlli e vigilanze, campagne educative e formative in collaborazione con i singoli istituti d'istruzione: questi i tratti caratterizzanti del progetto "Scuole Sicure" presentato dal Campidoglio per accedere ai fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Interno e destinati alle attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli edifici scolastici.

Roma Capitale è beneficiaria di un finanziamento di oltre 724mila euro. In base alle indicazioni ricevute dai Municipi e dai gruppi territoriali della Polizia Locale, sono stati individuati gli istituti maggiormente esposti al fenomeno: le sedi segnalate sono 51 in totale, 30 delle quali avranno la priorità nell’applicazione delle misure previste.

La sindaca di Roma Virginia Raggi, nel ringraziare il Ministero dell’Interno per l'aver individuato Roma tra le principali città italiane per la fase sperimentale del progetto ha specificato: "Con le azioni che saranno messe in campo, in stretta sinergia con Prefettura e presidi, l’obiettivo è quello di assicurare un controllo più capillare e incisivo nei pressi delle scuole, spesso terreno fertile per gli spacciatori di sostanze stupefacenti. Vogliamo che i nostri ragazzi crescano in luoghi sani dove studiare e formarsi, e acquistino consapevolezza dei rischi legati alla diffusione delle droghe”.

Nei giorni scorsi i Vigili antispaccio, rivolta nei municipi di centrosinistra: "La videosorveglianza non serv municipi della capitale governati dal centrosinistra aveva rimandato al mittente il piano 'scuole sicure' del Viminale di Matteo Salvini. O almeno in parte. Non solo il III, che nei giorni scorsi ha annunciato disobbedienza verso la direttiva del ministero dell'Interno, ma anche il I e l'VIII non hanno l'elenco degli istituti scolastici dove installare sistemi di videosorveglianza e incrementare controlli antispaccio con gli straordinari degli agenti della polizia locale. Anche il II municipio ha assunto una posizione critica. 
 

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