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Assemblee, cortei e (probabili) occupazioni: inizia l'autunno bollente delle scuole romane

Al Virgilio un'assemblea è stata interrotta dai carabinieri, mentre Argan e Rossellini hanno manifestato per il diritto all'aborto. Prima di fine ottobre potrebbe iniziare una nuova ondata di occupazioni

Il cambio di governo, le morti di giovani studenti durante i progetti ex alternanza scuola-lavoro, il sempreverde diritto all'aborto: sono questi i temi che stanno scaldando i collettivi studenteschi a Roma. Siamo a fine settembre e l'aria autunnale porta con sé un'altra stagione di fuoco, fatta di cortei e con ogni probabilità anche occupazioni. 

Le protesta nei licei per il diritto all'aborto e l'edilizia scolastica

I primi sussulti si sono visti il 28 settembre tra liceo Argan, cine-tv Rossellini e nello storico Virgilio a via Giulia. I primi due, con il sostegno di Opposizione Studentesca Alternativa (Osa) hanno rotestato di fronte alle scuole per il diritto all'aborto "sicuro, libero e gratuito". L'occasione è stata quella della giornata per il diritto all'aborto, con uno sguardo ben aperto "sull'ascesa della destra reazionaria e anti-abortista di Giorgia Meloni, che ha provocato la reazione di noi studentesse e studenti della periferia romana, già protagonisti di un anno di occupazioni e mobilitazioni contro il governo Draghi". Nello stesso giorno, davanti al liceo Cavour un gruppo di studenti ha protestato per la cattiva manutenzione del plesso.

L'assemblea del Virgilio interrotta dai carabinieri

Al Virgilio, invece, è andata in scena un'assemblea con circa 200 tra ragazze e ragazzi. Assemblea che ha vissuto anche un momento di tensione, come racconta Alessandro del collettivo studentesco. "E' stata svolta nella piazzetta di fronte al liceo - fa sapere -  perché inizialmente avevamo come ospite uno dei docenti, ma poi si è reso indisponibile subito prima e abbiamo chiamato lo scritto Paolo Di Paolo. Purtroppo non avendo potuto chiedere l'autorizzazione della dirigente scolastica 3 giorni prima come da regolamento, ci siamo spostati fuori dalle mura scolastiche. I temi affrontati sono stati quelli del neofascismo e postfascismo, della campagna elettorale e dei risultati del 25 settembre, di Fratelli d'Italia e di Giorgia Meloni, ma anche della situazione che stanno vivendo alcuni Paesi a noi più vicini". Ad un certo punto, però, sono arrivati i carabinieri: "Si è fermata una volante - racconta Alessandro - e sono scesi due militari. Io e altri gli siamo andati incontro e ci hanno spiegato che non avevamo l'autorizzazione per quell'assemblea, quindi dovevamo interromperla e andarcene. Ci siamo rifiutati, così hanno chiesto i documenti ad alcuni di noi e se ne sono andati. Non so quali conseguenze ci saranno, speriamo nessuna". 

L'appuntamento di studentesse e studenti di Roma e provincia

Nel frattempo, la Rete studenti medi di Roma e provincia si prepara a una grande assemblea, che si terrà sabato 1° ottobre alla Città dell'Altra Economia: "Ci saranno circa 150/200 studentesse e studenti dell'area metropolitana - fa sapere Michele Sicca - e apriremo la discussione su come fare opposizione ad un governo che non ci piace. Non vogliamo ridurre il tutto alle piazze, come ai tempi di Berlusconi. Poi l'8 ottobre prenderemo parte al corteo della Cgil, sarà il primo grande momento di mobilitazione post-elezioni". 

La mappa dei licei più "caldi" 

La sensazione è che, oltre ai cortei e alle assemblee, qualcosa succederà tra la metà e la fine di ottobre - cioè dopo la formazione e l'insediamento ufficiale del governo di centrodestra - e potrebbe anche essere più intenso dello scorso anno, quando per circa 60 giorni tra inizio ottobre e fine novembre decine di collettivi tra Roma e provincia decisero di appropriarsi delle scuole chiedendo più ascolto alle istituzioni, l'abolizione dei Pcto (i programmi che hanno sostituito l'alternanza scuola-lavoro), attenzione per l'edilizia scolastica e maggiori spazi di aggregazione e confronto negli istituti. Stavolta al centro delle proteste ci sarà l'opposizione al nuovo esecutivo, visto come il fumo negli occhi dalla quasi totalità dei gruppi studenteschi che coordinano le azioni agli interno dei licei romani. Dal Virgilio al Tasso, dal Righi al Mamiani, ma anche Visconti, Rossellini, Ripetta sono queste le scuole che potrebbero storicamente guidare l'ondata, mettendosi a capo di un'agitazione che renderà ancora più caldo l'autunno 2022. 

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