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Liceo Augusto, blitz dei giovani di estrema destra: "No allo stato d'emergenza e lotta al regime sanitario"

È successo ieri mattina, protagonisti militanti del Blocco Studentesco. Dura la condanna dell'Anpi: "A repentaglio salute e sicurezza di tutti i membri della comunità scolastica"

Si sono introdotti all'interno della scuola, e hanno lanciato volantini contro le misure anti contagio. Protagonisti del gesto i militanti di estrema destra del Blocco Studentesco, emanazione giovanile di CasaPound. È successo ieri mattina tra le aule del liceo classico Augusto a Ponte Lungo. 

Dura la condanna da parte delle associazioni del quartiere: "Dei neofascisti si sono introdotti all’interno del liceo classico Augusto - si legge in una nota della rete degli Studenti Medi di Roma, la Cgil Roma Sud e l’Anpi del VII municipio - forzando i controlli dei collaboratori scolastici. Correndo da una classe all’altra, si sono messi a lanciare i loro volantini, che esprimevano messaggi di protesta contro la decisione, da parte del governo, di prolungare lo stato d’emergenza, per poi uscire scavalcando il cancello posteriore della scuola".

"L’introduzione forzosa all’interno di una scuola, che sarebbe già di per sé un atto di gravità inaudita - si legge nel comunicato - rischia inoltre, in una fase complicata come quella che stiamo vivendo, di mettere seriamente a repentaglio la salute e la sicurezza di tutti i membri della comunità scolastica. La minaccia è che gli sforzi di studenti, docenti e lavoratori della scuola tutti vengano resi vani da azioni come questa. Ci auguriamo che vengano svolte le opportune indagini per identificare i responsabili di questo atto intimidatorio".

Di "irruzioni goliardiche e irriverenti in tutta Italia" si parla invece in una nota del Blocco Studentesco. "Abbiamo scelto di iniziare una dura protesta contro il regime carcerario che si è instaurato nelle scuole con misure di restrizione senza precedenti. Inoltre, grazie ai mesi di completo disinteresse da parte del governo ci troviamo in carenza di docenti e personale, mancanza di soldi per le sanificazioni necessarie, completo abbandono dei plessi scolastici a decenni di incuria". E ancora: "Le irruzioni di oggi sono solo l’inizio di un anno di dure proteste. Vogliamo dimostrare che questa generazione non è morta durante il lockdown ma vive e respira per lottare con il sorriso contro questo regime sanitario". 

A commentare i fatti anche la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina: "Non è una semplice provocazione, è un affronto a chi ogni giorno a scuola fa enormi sacrifici per garantire la sicurezza di tutti. Con la salute non si scherza".

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