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Trapianto rene e fegato: una nuova terapia per combattere una rara malattia metabolica

Un nuovo studio coordinato dall'Ospedale Bambino Gesù di Roma ha trovato che la terapia di trapianto combinato di rene e fegato risulta più efficace per combattere l'acidemia metilmalonica

Uno studio scientifico multicentrico coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha dimostrato che il trapianto combinato di rene e fegato è più efficace del solo trapianto di rene per curare i pazienti affetti da acidemia metilmalonica ed insufficienza renale causata da questa rara malattia metabolica.

La malattia rara

Dai risultati è emerso che i pazienti sottoposti a trapianto combinato di rene e fegato o solo di fegato hanno livelli di acido metilmalonico più bassi sia nel sangue che nelle urine rispetto a quelli trapiantatati solo di rene. Anche la frequenza delle crisi metaboliche è risultata ridotta e il trapianto di fegato ha dato risultati migliori del solo trapianto di rene in termini di efficacia, ma in questo caso a fare la differenza è la precocità dell’intervento.

Il commento

Queste le parole del professore Strologo: "I dati raccolti ci hanno fatto concludere che nei pazienti con acidemia metilmalonica e insufficienza renale il trapianto di rene isolato non è efficace quanto quello combinato, nonostante in letteratura questo ancora non fosse sostenuto. Questi risultati comporteranno la modifica dei programmi di trapianto dei singoli centri per il trattamento dell’acidemia metilmalonica. Il Bambino Gesù ha già modificato la propria strategia e da allora non ha più trapiantato un rene isolato e anche altri centri si stanno allineando".

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