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Al Bambino Gesù depurazione del sangue blocca gli effetti collaterali della terapia anti leucemia: è il primo caso al mondo

Il paziente è stato dimesso dalla terapia intensiva dopo 15 giorni

All'Ospedale Bambino Gesù il primo caso clinico al mondo di paziente leucemico al quale la terapia di depurazione del sangue (Aferesi) ha contrastato gli effetti collateriali della terapia Cart-T per il trattamento dei tumori del sangue. Si tratta di un paziente affetto da una grave forma di leucemia acuta, trattato dal team della Terapia intensiva d'Urgenza e Oncoematologia pediatrica. Ad annunciarlo sono le aziende Aferetica, pmi del settore biomedico e CytoSorbents Corporation, società statunitense leader nei sistemi salva-vita.

Attualmente, l'immunoterapia con cellule Car-T, che consiste nel manipolare geneticamente le cellule del sistema immunitario per renderle capaci di riconoscere e attaccare il tumore, rappresenta la nuova e frontiera per il trattamento dei tumori del sangue refrattari alla chemioterapia. Nel 25 per cento dei pazienti trattati, sia in ambito pediatrico, sia in ambito adulto, si sviluppano però gravi effetti collateriali, potenzialmente letali.

L'applicazione di un particolare filtro per la depurazione del sangue, il CytoSorb, ha consentito di ridurre drasticamente i valori delle chitochine, i mediatori dell'infiammazione, senza compromettere il sistema immunitario. La pubblicazione dello studio di Gabriella Bottari e dei suoi colleghi dell'Opbg suggerisce che l'uso dell'Aferesi combinato con la terapia Car-T può rappresentare una soluzione promettente per controllare le complicanze causate da questa terapia antitumorale, senza inficiarne in alcun modo l'azione.

Il paziente è stato dimesso dalla terapia intensiva dopo 15 giorni. 

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