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Comune, Regione e sindacati insieme per Roma. Zingaretti: "Ok a tavolo, ma non sia una scusa"

Dibattito pubblico a "Si muove la città", evento organizzato da Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma Capitale e Rieti e Uil Roma e Lazio. Presenti la sindaca Raggi e il presidente Zingaretti

Ridare centralità alla Capitale e lavorare insieme per il bene comune. Questo in sintesi il fine dell'iniziativa 'Si muove la città', organizzata da Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma Capitale e Rieti e Uil Roma e Lazio per oggi presso il Tempio di Adriano in piazza di Pietra dalle 9.30. Un incontro che ha visto la presenza dei segretari generali dei tre sindacati confederali territoriali, Michele Azzola, Paolo Terrinoni e Alberto Civica, della sindaca di Roma, Virginia Raggi, del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dei rappresentanti delle parti datoriali e delle università.

"Sono sei i punti fondamentali di intervento per Roma individuati per rilanciare la città: sviluppo e legalità, riorganizzazione della macchina pubblica, welfare, mobilità e rifiuti, casa e disabilità, nuove politiche di bilancio e fiscali. È ora di agire, è l'ora di tutti, ma solo uniti si potrà far ripartire la città". Questa la posizione unitaria dei sindacati presenti. "Esistono urgenze non più rinviabili - spiegano i sindacalisti - serve una collaborazione attiva per una pianificazione a lungo termine lontana dalle logiche emergenziali che parta dal censimento delle risorse economiche disponibili, dal coinvolgimento delle forze sociali nell'elaborazione delle scelte strategiche e dal riconoscimento dei problemi strutturali della città come mobilità e rifiuti la cui risoluzione implica progettualità, trasparenza e coinvolgimento della Regione Lazio e del Governo".

"Voglio chiarire che non esiste un conflitto istituzionale nè uno scontro che nessuno vuole - ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - sono d'accordo sull'apertura di un tavolo interistituzionale ma questo non deve diventare una scusa perchè alcune cose si possono fare subito: penso ai 55 milioni di investimenti che ci sono sulla mobilità sostenibile, alla partita sui toponimi e a quella fondamentale sui 99 milioni per il prolungamento della metro B. Da parte nostra c'è massima disponibilità, riconoscendo al Comune una facoltà di indirizzo che però ci rispetti"

Presente al dibattito pubblico anche il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, che ricorda la crisi attraversata dalle aziende romane che scappano al nord: "Abbiamo perso il 14% delle società e delle s.p.a. Non abbiamo più un sistema attrattivo, tra l'altro in un momento in cui molte aziende internazionali si muovono e cercano sedi. Perdere per Roma la funzione direzionale è un colpo all'immagine della città". E ancora: "La crisi ha colpito duro dal 2011 e ci ha abbattuto. La diminuzione della domanda interna è l'aspetto più grave della crisi. Abbiano perso il 9% della ricchezza prodotta e ne abbiamo recuperata negli ultimi anni solo lo 0,5, molto meno che nel resto d'Italia. L'occupazione è paradossalmente cresciuta dell'11% ma solo grazie a microziende e a quelli che noi chiamiamo lavoretti da meno di 1000 euro al mese"

Fonte Agenzia Dire

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