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Opere nei piani di zona, Zingaretti: "Il Comune se ne frega". La replica: "Dice il falso"

Ad attaccare il presidente della Regione, nel corso dell'inaugurazione di un cantiere a La Storta: "Questi lavori avrebbe dovuto farli il Comune ma li facciamo noi". L'assessore Montuori: "Frutto di un Protocollo di collaborazione

Sulle opere di urbanizzazione nei piani di zona è scontro elettorale. A lanciare il sasso il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che in occasione della presentazione dei lavori a La Storta, ha detto: "Questi lavori li facciamo noi ma avrebbe dovuto farli il Comune di Roma, che delle periferie se ne frega e sottopone chi vive in questi quadranti della città a continue discriminazioni". Immediata la replica dell'assessore Luca Montuori: "Capisco la campagna elettorale, ma non si può dichiarare il falso. Siamo noi che abbiamo chiesto alla Regione Lazio per cinque anni, riuscendoci solo negli ultimi due, di ritirare i finanziamenti a chi all’interno dei piani di zona non ha rispettato i patti convenzionali, in modo da agire con gli annullamenti e le decadenze". Non solo. "Mi risulta che stessimo lavorando insieme per completare le opere pubbliche all’interno di piani di zona che ne sono privi".

Il riferimento è al Protocollo di collaborazione attivo ormai da un anno con il quale Regione e Comune hanno avviato una sinergia per realizzare le opere di urbanizzazione assenti in molti quartieri nonostante siano già abitati. Fogne, strade, illuminazione, vasche di laminazione. La Regione mette una parte dei fondi e, attraverso Astral, bandisce le gare. Il Comune lavora sulla progettazione. "Noi abbiamo correttamente dato atto”, ha detto Montuori, riferendosi alla conferenza stampa di ieri in Campidoglio proprio sul tema dei piani di zona. 

L'attacco di Zingaretti, però, è stato duro: "Grazie alla vostre lotte, che sono state utili anche a noi, e scusate il ritardo, anche se non abbiamo responsabilità. Non è giusto che dei cittadini vengano abbandonati dalle istituzioni, soprattutto per diritti fondamentali come la casa, i trasporti, la salute, la scuola e quello a divertirsi. Questa è una bella storia, perché finalmente queste lotte hanno una risposta concreta, e noi siamo qui per colmare quel vuoto tra diritto e offerta del servizio del quale hanno tutti diritto, a prescindere da dove vivono". Quello di La Storta è il quarto cantiere dopo Massimina, Settecamini e Monte Stallonara. "Se il Comune ci da' i progetti e le aree la Regione c'è. Questo è il nostro modo di essere presenti su Roma". 

Tutto il cronoprogramma dei lavori

Le parole di Zingaretti non sono piaciute a Monutori: "Fino a oggi ho mantenuto un profilo di correttezza e collaborazione, perché penso che gli interessi dei cittadini vengano prima di tutto, ma non tollero bugie e insulti. Abbiamo lavorato in coordinamento come istituzioni, penso che la Politica sia occuparsi della cosa pubblica e ho sempre agito con la convinzione che l’interesse pubblico venisse prima di ogni altra cosa. Abbiamo scelto di collaborare per il bene dei cittadini che vivono senza servizi e non abbiamo aperto invece una facile polemica sulle azioni di governo effettuate dalle giunte di centro sinistra dello splendido ‘modello Roma’ di cui anche questi sono i risultati. Abbiamo scelto di completare i piani senza polemizzare sui criteri e le motivazioni con cui sono state scelte localizzazioni di quartieri lontani da tutto, a bassa densità, senza trasporto pubblico, su aree fragili dal punto di vista idrogeologico o in pieno agro romano, se non perfino su discariche abusive. Ripeto: capisco le esigenze elettorali ma i cittadini vanno rispettati. A noi, come sempre, interessa solo dare loro le risposte cui hanno diritto", conclude Montuori.

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