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L'intervista | "Salvini capace di mantenere due ruoli, Zingaretti no. Pronti a nuova sfiducia"

Il capogruppo leghista alla Pisana, Orlando Angelo Tripodi a RomaToday: "A lavoro per nuova mozione"

Incompatibile per la destra il ruolo del governatore del Lazio con quello di segretario del Pd. Appena incoronato alla guida del partito democratico, Nicola Zingaretti, neanche il tempo di festeggiare, è subito bersaglio di attacchi dall'opposizione. "Il Lazio non può permettersi un presidente a mezzo servizio" tuona Orlando Angelo Tripodi, capogruppo del Carroccio alla Pisana. Dovrebbe dimettersi secondo il consigliere, a lavoro per presentare un'altra mozione di sfiducia. La prima, di novembre 2018, non passò per un pugno di voti tra assenti e contrari proprio nella destra.

Avete chiesto le dimissioni di Zingaretti. Perché dovrebbe lasciare il posto?

Noi in realtà le chiediamo dal giorno dell'insediamento in Regione. Quella di Zingaretti è una maggioranza anomala, fatta di persone elette in liste del centrodestra e con l'appoggio del cinque stelle. Oggi ancora di più torniamo a chiederle, non può riuscire a fare entrambe le cose, presidente della Regione e segretario nazionale di partito. Lo si evince facilmente dalle presenze in aula, lo vediamo una volta su dieci. 

Quali iniziative metterete in campo a riguardo? 

A breve ne ragioneremo cercando di rimettere allo stesso tavolo il centrodestra e i cinque stelle.

Pensate alla sfiducia? L'ultima mozione non è andata benissimo...  

Sì lavoreremo insieme a un altro atto per chiedere la sfiducia in aula, in settimana ci vedremo con gli altri capogruppo e cominceremo a discuterne.

Salvini è segretario e capo indiscusso della Lega, presente a tutte le iniziative elettorali. Contemporaneamente è ministro dell'Interno, un ruolo delicato. Perché le due situazioni per lei sono diverse?

Lui è evidentemente in grado di farlo. E' sempre presente in Consiglio dei ministri e in Senato, delega le persone giuste per le questioni prettamente territoriali, ed è comunque anche vicino alla gente. 

Su che tema è più carente per lei Zingaretti? 

La sanità senza dubbio. E' un settore disastrato. Altro che uscita dal commissariamento, c'è stato solo un taglio di posti letto e non un progetto di riqualificazione. Si parla solo di ruoli e non piuttosto di ottimizzazione di risorse, ad esempio si dovrebbe cominciare da un centro di costo regionale.

Sulle Europee state lavorando alle candidature? Con quali criteri?

Sì, entro un mese presenteremo i 16 candidati del collegio. Stiamo scegliendo i rappresentanti migliori, ma apriamo anche a volti nuovi che possono portare un valore aggiunto, al di là dell'appartenenza politica. 

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