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Zingaretti avvia le consultazioni, Lombardi: "Sì a un periodo di prova". Critico Parisi

Il centrodestra tiene aperta l'ipotesi sfiducia. L'ex candidata M5S: "Procediamo per step"

Ieri Roberta Lombardi. Oggi Stefano Parisi. Parte con una porta aperta, quella del Movimento cinque stelle, e un passaggio stretto, quello del centrodestra, il giro di consultazioni di Nicola Zingaretti, finalizzato a capire se ci sono le condizioni per stabilizzare la sua 'non-maggioranza' in consiglio, dove la coalizione di centrosinistra ha 24 seggi su 50. "Ho proposto un'ipotesi di agenda di lavoro condivisa fatta di leggi e provvedimenti da adottare utili alla nostra Regione in vista dell'inizio della legislatura" ha fatto sapere nella tarda serata di ieri il presidente. "Da parte nostra c'è un atteggiamento di grande apertura e volontà di ascolto". 

Il Movimento cinque stelle, per il momento, ha teso la mano. "Possiamo dire che ci sono le condizioni politiche affinchè la diversa maggioranza di Zingaretti possa lavorare con le altre forze politiche" la sintesi di Lombardi al termine di un ora e mezza di colloquio alla Pisana alla quale ha partecipato anche la consigliere pentastellata Gaia Pernarella. "Abbiamo proposto al presidente Zingaretti un periodo di prova che arriverà per noi alla pausa estiva o al massimo all'approvazione dell'eventuale collegato al bilancio". 

Tre i punti che l'esponente pentastellata ha messo sul tavolo. Il primo: "Riportare al Consiglio regionale la funzione legislativa, a partire dai grandi incompiuti di quella che si è appena chiusa come il piano sul turismo, quello sul commercio, il piano sociale e la legge sugli asili nido. Vogliamo che il Consiglio ricominci a funzionare. E chiediamo che entro l'estate un paio di questi provvedimenti vengano approvati". Il secondo punto riguarda la sanità: "Gestire la fase della transizione dalla presunta uscita del commissariamento con un'intesa sui provvedimenti, condividendone quindi i contenuti". Il terzo "alcune nostre battaglie storiche" come "ridurre i costi della politica con l'abolizione dei vitalizi per i consiglieri cessati e con il divieto di cumulo". 

Il confronto sarà nelle commissioni. Si procederà per step: "Se questo periodo di prova va bene ne fisseremo uno nuovo, a step. E valuteremo di nuovo. Se invece va male siamo pronti a votare una mozione di sfiducia politica". Per Lombardi, votare la sfiducia, sarebbe "poco rispettoso della volontà dei cittadini" la posizione di Lombardi. 

Non ha archiviato questa ipotesi invece l'ex candidato presidente e consigliere regionale di Epi, Stefano Parisi. "Noi abbiamo sempre detto che si guarda al merito delle questioni. Se ci dovesse essere una impossibilità di andare avanti, perché senza la maggioranza è molto difficile andare avanti a meno che non ci sia un radicale cambiamento di programma, sono certo che sarà lo stesso Zingaretti a rendersene conto e a proporre il ritorno alle urne". 

Parisi si è dichiarato molto critico rispetto alla proposta avanzata da Zingaretti: "L'agenda ha molti buchi perché non c'è niente su lavoro, sicurezza, immigrazione, c'è un piano sulle infrastrutture che non prevede la Roma-Latina, il piano sanitario è assolutamente di brevissimo periodo e non ha uno sviluppo vero e proprio di riconversione dell'offerta sanitaria mentre il tema dei rifiuti è il solito scaricabarile tra Regione e comune di Roma" le parole di Parisi. "Quel che propone è in totale continuità con i cinque anni precedenti quindi non mi sembra abbia aperto alle nostre linee programmatiche. Ora" ha concluso Parisi "vediamo quel che succederà quando verrà in Consiglio l'11 aprile". 
 

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