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"Altro che rifiuti zero, a Roma si torna ai cassonetti": Zero Waste boccia Raggi e il M5s

La nota associazione ambientalista tuona contro la scelta di tornare ai cassonetti stradali in una parte del quartiere Colli Aniene

"La sindaca getta nel cassonetto stradale il porta a porta di Colli Aniene che funzionava. Se è questa la Raggi che si ricandida...no grazie!". La bocciatura alla prima cittadina è di quelle sonore e arriva dagli attivisti di Zero Waste Italia, il comitato ambientalista che studia e propone modelli di economia circolare con obiettivo il totale riciclo della materia e il traguardo ambitissimo dei "rifiuti zero". 

Non è piaciuto il passo indietro di Ama sulla raccolta a Colli Aniene. In una parte del quartiere del IV municipio di Roma, zona considerata un modello proprio per il porta a porta qui attivo da 13 anni, l'azienda partecipata ha deciso di tornare ai secchioni stradali. Una virata che ha sollevato le proteste dei residenti, fatto alzare la voce anche alla neo assessora della giunta Raggi appena nominata Katia Ziantoni. E ora anche scatenato anche gli attacchi di associazioni ambientaliste che un tempo per la sindaca grillina erano un modello da seguire. 

"Vogliamo una Capitale nel segno dell'economia circolare e del Green New Deal che con coraggio si incammina sulla via dei rifiuti zero" scrive Rossano Ercolini, presidente dell'associazione Zero Waste Europa e Zero Waste Italia. "E il Movimento Cinque Stelle appoggia questo vergognoso ritorno al passato?". 

Sono lontani i tempi in cui "Virginia Raggi prendeva ripetizioni dal team internazionale che Zero Waste Italy aveva messo a disposizione di Roma Capitale" ricorda ancora Ercolini. Quando al timone dell'assessorato all'Ambiente c'era Pinuccia Montanari, che anche stavolta si allinea alla bocciatura di Raggi. "A Roma si torna indietro" commenta sui social network. 

Una scelta infelice quella di Ama di tornare ai cassonetti, che ha alimentato il primo scontro tra l'amministratore unico Stefano Zaghis e la neoassessora Katia Ziantoni. Nominata da appena due settimane ha subito alzato i toni contro i vertici della municipalizzata: "Si diffida Ama dal comunicare qualunque iniziativa non condivisa con la sottoscritta e con i cittadini utenti che hanno e devono avere come interlocutore la parte politica e non il gestore del servizio pubblico svolto per conto di Roma Capitale". 

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