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Volantini pubblicitari: ogni flyer distribuito vale 5 centesimi, ma al Campidoglio la tassa non viene versata

L'amministrazione non sta incamerando gli importi previsti per la distribuzione dei volantini. La segnalazione, arrivata dal Municipio VII, è stata recepita dal Campidoglio Coia (M5s): "La sensazione è che nessuno paghi, stiamo verificando"

Il materiale pubblicitario che inonda le cassette postali ed i fastidiosi volantini lasciati sotto i tergicristalli che, quando piove, s’incollano al parabrezza, hanno un costo. In termini ambientali ma anche dal punto di vista delle spese che si devono sostenere per il loro smaltimento. Per compensare questi esborsi l'amministrazione deve ricevere un corrispetto.

La tassa sui volantini

Per ogni  flyer pubblicitario distribuito chi lo ha fatto stampare deve versare all’amministrazione una tassa. Cinque centesimi a volantino. Una cifra esigua che però, moltiplicata per il numero di unità che vengono distribuite, si trasforma in una somma considerevole. E pochi sono i cittadini informati di questa tassa: spesso quindi quando si ha in mano o in posta un volantino ci si trova davanti ad un evasore. 

Le verifiche del Campidoglio

"C’è una delibera di giunta, la numero 245 del 2018,  che fissa il prezzo da versare per ciascun volantino. Pensiamo a quanti ne produce la grande distribuzione. Parliamo di milioni di volantini per i quali dovrebbero essere versate congrue cifre. Dal VII Municipio ci è arrivata però una segnalazione sul mancato versamento di questi importi. Di conseguenza – ha fatto sapere Andrea Coia, il presidente della commissione Commercio di Roma Capitale – ho deciso di fare un accesso agli atti per verificare se, il mancato pagamento, riguarda anche gli altri enti di prossimità".

La segnalazione del Municipio

Nel tabellario allegato alla delibera capitolina, è espressamente riportata la tariffa da corrispondere “per la pubblicità eseguita mediante distribuzione di manifestini”. L’importo, o meglio, “il canone giornalero a manifestino” vi si legge, è pari a cinque centesimi di euro.“Riceviamo spesso segnalazioni da parte dei cittadini, infastiditi per la gran quantità di volantini pubblicitari che inondano cassette postali e non solo. Anche per questo ho iniziato a fare dei controlli – ha confermato Piero Accoto, l’assessore al Commercio del Municipio VII – ed ho così scoperto che queste somme non sono state pagate al nostro municipio. La procedura prevede innanziatutto il versamento di sedici euro per la richiesta di distribuire i flyer e le pubblicità cartacee di cui si deve indicare la quantità stampata. In base al numero di volantini, quindi, si dovrebbe pagare l’importo dovuto all’amministrazione se l’attività è soltanto locale, oppure al Dipartimento Attività Produttive. Ho verificato però che neppure lì i soldi non dovuti non vengono versati ”. 

Il danno per l'amministrazione

A quanto ammonta il danno per il mancato pagamento di questo canone giornaliero per ciascun volantino? “L’impressione è che siano pochissimi che stanno pagando, ma stiamo facendo degli accertamenti al riguardo. Il danno è duplice perché l’amministrazione – ha ricordato Coia – deve anche incaricare Ama allo smaltimento di quel materiale e questo ha un costo”. L’assessore al Commercio del Municipio VII ha provato anche a fare una stima di massima. “Considerando solo la grande distribuzione, i supermercati presenti in città, ho valutato che non viene versata una cifra che oscilla tra il milione e due ed il milione e mezzo di euro”. Se la stima verrà confermata dal Campidoglio, si tratta di un discreto tesoretto che l'amministrazione, ora, sembra intenzionata a riscuotere.
 

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