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Villa Giuseppina, Sicel: "No all'esternalizzazione dei servizi"

La Casa di Cura Villa Giuseppina vuole esternalizzare i servizi di giardinaggio, il Sicel si oppone

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Si è svolta presso la sede della struttura sanitaria "Villa Giuseppina" a Roma, un incontro tra i dirigenti della struttura e i rappresentanti del Sindacato SICEL (Sindacato Italiano - Confederazione Europea del Lavoro), Presenti per Villa Giuseppina la responsabile Madre Margherita, l'Avv. De Marco, il Dr. Firmo e L'Ing. Veronesi per il SICEL il Segretario Nazionale SICEL Sanità Andrea Paliani, il rappresentante legale SICEL Avv. Leoncilli, Il Segretario Territoriale SICEL Sanità Alessio Minadeo e il Segretario Confederale Arenare Valerio, per i lavoratori erano presenti i Sigg.ri Celsi, Liparoti e Mariani. Il tema dell'incontro verteva sull'esternalizzazione di alcuni servizi della struttura, nello specifico il servizio di manutenzione dell'area verde e il servizio lavanderia. Durante l'incontro il delegato del consiglio di amministrazione, Ing. Veronesi, coadiuvato dall'avvocato De Marco, ha ribadito la volontà di cedere i servizi di giardinaggio e lavanderia ad una ditta esterna che avrebbe portato ad un risparmi economico per l'azienda e che, comunque avrebbe garantito la prosecuzione dell'attività lavorativa per le unità esternalizzate mantenendo la stessa qualifica e stessa retribuzione. Il SICEL ha espresso le proprie perplessità riguardo l'operazione, in primo luogo non capendo la necessità di esternalizzare i servizi se, anche per ammissione della responsabile della struttura, non era inizialmente stato richiesto questo al consiglio di amministrazione, ma bensì di poter inserire una figura lavorativa che si occupasse di gestire i lavori non di competenza del personale sanitario, pertanto, come i dirigenti SICEL hanno fatto notare, sarebbe bastato impiegare un lavoratore già in pianta organica in questa mansione, anche vista la competenza acquisita in venticinque anni di lavoro presso quella struttura. Malgrado il Segretario Nazionale del SICEL, Andrea Paliani, e il responsabile legale SICEL, Avv. Leoncilli, abbiano ribadito di non essere d'accordo con l'esternalizzazione dei servizi, anche perché non convinti che sussista davvero un risparmi economico da parte della struttura, in quanto la società appaltatrice dovrebbe riconoscere la stessa retribuzione ai lavoratori e a meno che non lo faccia per beneficenza, dovrà sicuramente avere un tornaconto economico in positivo. in Dirigenti SICEL fanno notare che i lavoratori hanno accettato l'applicazione di un nuovo contratto di lavoro che peggiora la loro situazione ma che viene incontro alle esigenze della struttura, a dimostrazione della volontà dei lavoratori di collaborare con l'azienda pur rimettendoci in prima persona, si precisa che il contratto, nonostante il risparmi economico che porterebbe, stranamente non è stato ancora applicato da "Villa Giuseppina". Il Responsabile territoriale del SICEL Sanità, Alessio Minadeo, ha espresso la sua disapprovazione ricordando che l'esperienza delle esternalizzazioni dei servizi in altre strutture non solo sanitarie, in questo momento di tagli, ha visto i lavoratori esternalizzati sistematicamente perdere il posto di lavoro, o essere comunque a rischio, portando come esempio l'attuale situazione degli esternalizzati dell'IDI. Nonostante le rassicurazioni di Villa Giuseppina, il SICEL non crede assolutamente che esternalizzare significa economizzare e sicuramente metterebbe i lavoratori in una situazione precaria per quanto riguarda il futuro lavorativo. I responsabili della struttura sanitaria hanno espresso la volontà di procedere con l'operazione di esternalizzazione, a questo punto i dirigenti sicel e i rappresentanti dei lavoratori hanno ricordato alla dirigenza che non si può procedere senza il consenso dei lavoratori, ma l'Ing. Veronesi ha ribadito che l'operazione verrà effettuata e in mancanza di consenso, verrà comunque data la gestione dei servizi alla ditta prescelta, già tra l'altro convocata in questo tavolo delle trattative, e che i lavoratori che rifiuteranno rischieranno di essere licenziati. La volontà di procedere a qualsiasi costo, induce il SICEL a credere che le loro perplessità sul futuro dei lavoratori fossero più che fondate, e che quest'operazione possa diventare, vista anche la ferma posizione del consiglio di amministrazione, la condanna all'incertezza per gli esternalizzati. Che si troverebbero a dover operare non più come unità lavorative in pianta organica di Villa Giuseppina, ma come unità lavorative in pianta organica della società appaltatrice, quindi a sottostare alle necessità della stessa, anche ed eventualmente a riduzioni di organico per la perdita di questo o altri appalti. Pertanto il SICEL chiede di rinviare la riunione, per avere maggiori chiarimenti da parte del consiglio d'amministrazione della struttura e chiede di poter visionare il contratto nazionale che verrebbe applicato ai lavoratori esternalizzati e il conto economico da cui si dovrebbe evincere il risparmio economico dell'operazione, inoltre intende verificare l'effettiva solidità economica della ditta appaltatrice prima di riprendere la discussione. Le parti si ritroveranno nei prossimi giorni per ritornare sulla questione, pur ribadendo, da parte del SICEL, la non volontà ad accettare l'esternlizzazione dei servizi, ma la disponibilità a trovare situazioni alternative che possano nel concreto garantire il futuro dei lavoratori, chiedendo di prendere in considerazione anche la prima richiesta avanzata dalla responsabile della struttura, ovvero di impiegare una figura lavorativa che si occupi di organizzare e controllare i lavori di giardinaggio e lavanderia visto che questa era la reale necessità della responsabile.

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