rotate-mobile
Politica Anagnina / Via Roccabernarda

Romanina: la villa confiscata ai Casamonica diventa spazio polifunzionale sull'autismo

Nel pomeriggio del 15 febbraio il taglio del nastro nella ex villa dei Casamonica, oggi spazio polifunzionale gestito da ANGSA Lazio

Da uno dei luoghi simbolo della mala in città a spazio polifunzionale. La  villa che un tempo apparteneva alla famiglia Casamonica, in via Roccabernarda 16 nel quartiere Romanina, è stata assegnata, tramite bando della Regione Lazio, all’Associazione nazionale Soggetti Autistici (ANGSA Lazio) costituita da genitori, familiari e tutori di persone con spettro autistico. Il taglio del nastro nel primo pomeriggio di sabato a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

E' la prima volta che si giunge alla fine del percorso per un immobile confiscato: quindi dal sequestro al riutilizzo per fini sociali. Una sfinda vinta dalla cooperazione tra istituzioni quali Regione Lazio, Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, Procura, Prefettura e tutte le Forze di Polizia.

Dalla confisca alla pubblicazione del bando, vinto da ANGSA

La Regione Lazio nell’ottobre del 2016 ha chiesto all’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati la villa, confiscata nel 2009 e sgomberata nel febbraio del 2017, per iscriverla al proprio patrimonio indisponibile ai fini del riutilizzo sociale. Dopo lo sgombero, al fine di evitare la vandalizzazione dell'immobile, la Regione ha custodito la villa con la vigilanza di guardie giurate e ha provveduto a pubblicare il bando per l’assegnazione vinto dall’ANGSA con un progetto sull’autismo. Nel settembre del 2017 il Presidente Nicola Zingaretti, nel corso di una cerimonia pubblica, consegnò le chiavi alla Presidente dell’associazione Stefania Stellino, con un contratto di concessione in uso gratuito per le attività previste dal progetto.

Villa confiscata diventa spazio polifunzionale

Oltre un milione di euro per 23 progetti di ristrutturazione di beni confiscati

All'interno della villa, curata nei minimi particolari dai volontari dell'associazione, saranno avviati numerosi progetti, tra cui laboratori di ceramica, teatro, lettura, cucina, informatica. L'iniziativa rientra all'interno di una strategia più ampia della Regione Lazio sul riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati che si basa sulla costruzione di un rapporto solido con l’Agenzia nazionale, di collaborazione con i Corpi dello Stato, le istituzioni locali e tanti atti concreti come la recente approvazione da parte della Regione di 23 progetti di ristrutturazione di beni confiscati per i comuni del Lazio per un valore di 1,1 milioni di euro. 

Zingaretti: "Nessuno dica che ci sono luoghi intoccabili perché governati dalla mafia"

"Nelle periferie si va sempre, non solo per fare gli show. Noi veniamo continuamente, da Tufello a Corviale alla Romanina, perchè c'è un bel progetto: ridare alle persone i beni confiscati alle mafie per creare luoghi di aggregazione" ha detto il presidente Zingaretti poco prima del taglio del nastro. "In pochi anni sono gia' piu' di 50, e qui alla Romanina, dopo il parco dove c'era una villa che abbiamo abbattuto, un'associazione di familiari straordinari ne fara' un centro di formazione - ha aggiunto - Questo è il modo di cambiare le cose, non con le chiacchiere, gli slogan e le polemiche. Sono orgoglioso di aver realizzato con tante associazioni tanti progetti. Spero che questi aiuti tutti a capire che le cose possono cambiare. Nessuno si permetta di dire che ci sono luoghi intoccabili perché lì governa la mafia", ha concluso Zingaretti

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Romanina: la villa confiscata ai Casamonica diventa spazio polifunzionale sull'autismo

RomaToday è in caricamento