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Vigili, sindacati uniti in agitazione: “Pronti allo sciopero”

Tutte le sigle sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione in vista della riunione del 7 maggio. Marco D'Emlia (Cgil) da Romatoday: “C'è molta distanza su tutto. Il Comune deve invertire decisamente la rotta”

I vigili urbani di Roma potrebbero presto scioperare o comunque entrare in lotta aperta con il Comune di Roma. Le sigle sindacali della polizia municipale della Capitale (Cgil, Cisl, Uil, Sulpm e Ospol) hanno proclamato oggi uno stato di agitazione propedeutico all'incontro in Campidoglio del prossimo 7 maggio. La decisione è giunta a conclusione di un direttivo unitario che si è riunito nel pomeriggio.

“Alla base dell'agitazione c'è”, spiega a Romatoday il rappresentante di categoria della Cgil Lazio Marco D'Emilia, “la mancanza di risposte certe da parte dell'Amministrazione. Il 7 maggio (data dell'incontro in Campidoglio ndr) c'è bisogno di un radicale cambio di rotta perchè così non va bene niente, la distanza è totale”.

Dagli organici sottodimensionati, alla mancanza di esquipaggiamento, alle strutture insesistenti, tante sono le rivendicazioni dei sindacati. “E' indispensabile assumere nuovi vigili”, continua D'Emilia. “Le do un dato: nel 2001 eravamo 7300, oggi siamo 6400 ed i nostri carichi di lavoro aumentano ogni giorno. Fra l'altro ci sono vigili vincitori di concorso che aspettano di essere assunti. La richiesta è di ripartire da lì, anche se un accordo con la precedente amministrazione fissa in 8.300 il numero di vigili che dovrebbe essere ”.

D'Emilia poi definisce pura propaganda la vicenda dell'assunzione dei 60 vigilini: “Di fatto erano già vigili. Ci si vanta di averli fatti entrare in organico, quando erano già coordinati dai vari comandi di competenza. Erano vigili a tutti gli effetti”.

Quando chiediamo a D'Emilia quale distanza c'è per raggiungere un accordo e scongiurare altre agitazioni ci risponde: “Non mi piace parlare di cifre. Quello che chiediamo è di prendere impegni concreti. Quest'amministrazione deve capire che bisogna fare investimenti seri, non darci bruscolini. Prima di darci le armi, dovrebbero provvedere a mettere a norma le nostre caserme, a darci le divise, ad equipaggiarci come si deve”.

E' la prima volta che le cinque sigle sindacali, confederali e autonomi, dei vigili urbani, decidono unitariamente uno stato di agitazione.

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