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I vigili di Roma nel caos, i sindacati "sfiduciano" il comandante: "Vogliamo parlare con Gualtieri"

I sindacati sottolineano “criticità organizzative e gestionali” intimando il Campidoglio ad intervenire su assunzioni e ordinamento della professione

Le criticità organizzative e gestionali sono talmente tante e così gravi che il confronto non è più procrastinabile. I sindacati incalzano il sindaco Roberto Gualtieri sulle condizioni dei vigili di Roma. Pochi, con un’età media che si aggira intorno ai 55 anni e pure mal organizzati: il corpo dei vigili romani oggi è incapace di rispondere alle esigenze della città. 

I vigili di Roma non bastano

Scarso il presidio del territorio: così sulle strade della Capitale si consuma una strage che non conosce fine, il centro è sempre più preda di venditori abusivi e tappezzato di dehors sui quali il Comune ha perso il controllo. Difficile poi portare avanti, e farlo in tempi brevi, tutte le verifiche su cantieri, commercio e pure strutture ricettive che con il ritorno dei turisti hanno ripreso la propria attività. Sarà ancor più difficoltoso farlo durante gli eventi straordinari, tra tutti il Giubileo 2025 che a queste condizioni rischia di essere “senza vigili”. Si perchè i caschi bianchi a Roma, secondo quanto prescritto dalla legge regionale, dovrebbero essere almeno 9450, sono invece appena 5800. I nuovi ingressi promessi dal Comune - 300 nel 2024 come da piano assunzionale, 600 nel 2023 il rilancio dell’assessore Catarci - non bastano nemmeno a coprire i prossimi pensionamenti. 

Il dito puntato contro il comandante Angeloni

“Siamo allo stremo”, commentano alcuni vigili. Doppi turni e straordinari per garantire un servizio almeno ordinario alla città. Ma la Polizia Locale resta sotto schiaffo: le inefficienze sono quotidianamente sottolineate da stampa, cittadini e pure presidenti di municipio che di pattuglie ne vedono passare davvero poche. Così sono in molti a puntare il dito contro il comandante Ugo Angeloni: da sempre corpo estraneo al Corpo, perchè arrivato dalla Polizia di Stato, negli ultimi tempi al centro di numerose critiche e polemiche. L’ultima sulla rimozione improvvisa della portavoce. E dunque i sindacati al primo cittadino potrebbero anche chiedere un cambio al vertice. La testa del comandante. 

"Gualtieri evanescente davanti a condizioni vigili"

“Davanti alle serissime problematiche denunciate c’è una completa evanescenza di Gualtieri” - spiega a RomaToday il segretario regionale Uil Fpl Roma e Lazio, Francesco Croce. "I vigili si trovano in uno stato di completo abbandono, ecco perchè invitiamo il sindaco a sedersi con le organizzazioni sindacali e trovarsi in sinergia con un Corpo che ad oggi è alla mercè dell’opinione pubblica senza che si faccia o si dica nulla per metterlo nelle migliori condizioni possibili per lavorare. Occorre un’assunzione di responsabilità politica: non basta utilizzarlo bisogna anche difenderlo”. 

Tra le prime richieste dei sindacati quella che “il sindaco assuma poteri speciali e faccia di tutto per fare una campagna assunzionale che non può limitarsi a quella a due zeri, altrimenti - lancia il nuovo allarme Croce - il Corpo è destinato ad andare in apnea e non saremo in grado di affrontare il Giubileo”. C’è poi la questione del rinnovo dell’ordinamento professionale, con l’ultimo che risale al 2008, “ma nel frattempo la città è cambiata e anche le funzioni della Polizia Locale. Ad oggi manca la catena di comando tra i funzionari, non c’è distribuzione di compiti e funzioni anche nei livelli C nonostante il contratto nazionale consenta l’indennità di funzione. Insomma - concluda il sindacalista - Gualtieri se c’è batta un colpo”. E cambi pure il comandante, sostengono i più maliziosi. 
 

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