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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Soldi ai vigili per abbassare età dei migranti", Ugl contro Buzzi: "Pensi alle sue responsabilità"

Marco Milani, oordinatore provinciale di Ugl Polizia Locale: "già nel Febbraio del 2012 il Comando Generale del Corpo disponeva l'identificazione e gli accertamenti medici sull'età dei presunti minori, intimamando la denuncia all autoritá giudiziaria di coloro che non si fossero rivelati tali"

Un fiume in piena che ne ha per tutti. Così Salvatore Buzzi durante i suoi interrogatori accusa tutti, fa nomi e tira in ballo chiunque, dai politici ai calciatori (Totti). E ne ha anche per i vigili. Secondo quanto emerso dagli interrogatori il Ras della 29 giugno ha parlato di una "congrega di vigili urbani. Chiunque arrivava a Roma che aveva 20, 22 anni, insomma, che sembrava piccolo, andava al comando dei vigili urbani, proprio in alcuni comandi dei vigili urbani, andava là e diceva "minore, sono minore". I vigili urbani dovevano prenderlo in carico". 

Sempre secondo quanto dichiarato da Buzzi ciò "avverrebbe in due, tre comandi dei vigili dove i minori erano sempre tanti… bastava che andavi lì e passavi per minore, perché i vigili prendevano i soldi… dai minori".

Le parole di Buzzi hanno trovato la dura replica dell'Ugl Polizia Locale. "Buzzi pensi alle proprie responsabilità ed a quelle dei suoi sodali, sulla gestione dei centri per l'immigrazione che a quanto dice lui rendevano più della droga", attacca Marco Milani, coordinatore provinciale di Ugl Polizia Locale. 

"Per quel che riguarda la Polizia Locale di Roma Capitale", rivela il sindacalista, "già nel Febbraio del 2012 il Comando Generale del Corpo resosi conto che qualcosa non andava dopo l'improvviso quotidiano presentarsi di decine di richiedenti asilo sotto i comandi municipali, con una circolare del 12/02/2012, disponeva l'identificazione e gli accertamenti medici sull'età dei presunti minori, intimamando la denuncia all autoritá giudiziaria di coloro che non si fossero rivelati tali". Il riferimento di Milani è alla circolare 22816 del 2012 firmata dal vice Comandante dei Vigili Antonio Di Maggio. 

Il responsabile Ugl "esorta il signor Buzzi, nel suo vuotare il sacco di non gettare immotivato discredito su coloro che pedissequamente in questa vicenda, hanno disinteressatamente svolto il proprio dovere e che anzi, con accertamenti sanitari e dattiloscopici hanno contribuito a ridurre drasticamente il fenomeno e con esso gli illeciti giadagni del sodalizio che, forse non a caso, iniziava a cercare luoghi diversi dalla Capitale (come ad esempio il CARA di Mineo), per vedersi garantiti i lucruosi profitti".

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