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Vigili, l'atto di guerra di Cgil Cisl e Uil: "Basta sconti al Campidoglio"

Dopo il Sulpl e l'Ospol, la Triplice scende in trincea contro l'amministrazione: "Tutte le concessioni finora fatte subiranno immediata sospensione"

"Niente più concessioni, così vedranno in che condizioni lavoriamo". Dopo gli scioperi annunciati da Sulpl e Ospol, anche Cgil-Cisl e Uil rompono gli indugi e firmano un atto di guerra contro il Campidoglio, forse anche peggiore dell'astensione dal servizio. Il via libera giunge al termine di due giorni di assemblee nei corpi. Assemblee partecipate, nel corso delle quali i vigili "esasperati da una gestione politica e tecnico-operativa del Corpo finora fallimentare", hanno dato mandato a CGIL, CISL e UIL di "conferire alla vertenza in atto ulteriore concretezza". Traducendo: "Basta chiacchiere, facciamo sul serio".

La triplice, in un comunicato unitario, spiega che "il perdurare dell'incapacità o assenza di volontà politica di elaborare un progetto configurato sulle priorità essenziali del Corpo, rende inevitabile e doveroso strutturare l'azione sindacale secondo modalità letteralmente ed inflessibilmente aderenti alle leggi ed ai regolamenti vigenti".

Ma cosa accadrà? Nello specifico verranno messe a nudo le carenze del corpo, sinora, coperte dicono i segretari della Cgil Fp Roma e Lazio Marco D’Emilia, della Cisl Fp Roma Capitale e Rieti Giancarlo Cosentino e della Uil Fpl di Roma Francesco Croce, "dal senso di responsabilità dei lavoratori".

D'ora in avanti quindi "il turno degli operatori esterni inizierà sempre e comunque presso le sedi delle unità operative, con raggiungimento dei posti di servizio, una volta indossata l'uniforme, a piedi, con mezzi di trasporto pubblico". E ancora "i veicoli di servizio verrano presi in consegna solo dopo la verifica delle condizioni di sicurezza degli stessi, sia dal punto di vista delle condizioni meccaniche complessive che di quelle igienico-sanitarie dell'abitacolo".

E se finora non essendo disponibili le uniformi, alcuni vigili le compravano in autonomia d'ora in poi "l'uniforme sarà indossata a condizione che i diversi capi che la compongono siano stati effettivamente forniti dall'Amministrazione e non acquistati a spese degli operatori". Sui turni poi niente più deroghe. Stop alla disponibilità del "vieni un po' prima, vai via un po' dopo". In pratica "non si svolgeranno turni di servizio in orari difformi da quelli stabiliti per la Polizia Locale di Roma Capitale". Attenzione massima alla sicurezza: "non si svolgeranno più servizi che espongano il personale a rischi supplementari per la propria incolumità a causa della carenza di organico e/o per inadeguatezza organizzativa".

La triplice, insomma, è pronta alla lotta. E se il Campidoglio attuerà la politica dei richiarmi disciplinari come in Atac, i sindacalisti avvisano: "Tutte le iniziative descritte e per le altre che si attueranno, – concludono D’Emilia, Cosentino e Croce - sarà garantita la più ampia e capillare tutela sindacale e che i lavoratori hanno indicazione di segnalare qualsiasi comportamento datoriale limitativo o inibitorio".

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