VIDEO | L'altra piazza dei ristoratori a Circo Massimo: "No alla violenza, chiediamo solo di lavorare in sicurezza"
Arrivati a Circo Massimo da tutta Italia, la manifestazione pacifica di ristoratori e commercianti con la quale chiedono di poter riaprire le loro attività in sicurezza e con una data certa
Chef, camerieri, lavapiatti. Ma anche imprenditori, fino ai titolari delle lavanderie industriali. E’ l’intera filiera della ristorazione quella che si è ritrovata a Circo Massimo di Roma, martedì 13 aprile, per una manifestazione pacifica e con due richieste chiare da inviare al Governo di Mario Draghi: una data di riapertura certa e quella di poter lavorare anche a cena. In sicurezza, si capisce.
E’ la “marcia dei lavoratori” promossa, tra le altre, da “Roma più bella”, I.H.N. Italian Hospitality Network, TNI Tutela Nazionale Imprese, Lupe Roma. “Noi non siamo violenti, non siamo Casapound, ma siamo persone per bene che chiedono dignità”, dice al microfono una chef di Enna. “Il centro storico è completamente abbandonato, in tutte le città - ricorda invece un ristoratore del ghetto di Roma -, adesso servono solo risposte.
Intorno alle 12 l’arrivo di un breve corteo di macchine, scortato dalla Polizia, di un gruppo di manifestanti provenienti dalle regioni del nord Italia: “Non potevamo mancare a questo appuntamento - dicono -, siamo ormai stanchi e dobbiamo riaprire”. “Siamo molto contenti di essere stati ricevuti ieri pomeriggio dal Prefetto di Roma, che ringraziamo per la sua attenzione - dice Roberta Pepi di Roma più bella -. Le imprese dopo 14 mesi di chiusura sono allo stremo, si rischia ormai l’indebitamento o il fallimento. Non c’è più tempo da perdere”.
Una manifestazione che si svolge senza episodi violenti, a differenza di quanto accaduto nella giornata di ieri a piazza San Silvestro e la scorsa settimana davanti a Montecitorio. Solo un breve momento di tensione con gli agenti intorno alle 13, quando i manifestanti hanno chiesto di poter fare un corteo. Richiesta che è stata negata con la conseguente chiusura della piazza con i blindati.