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Bracciano, il lago è salvo: respinto il ricorso di Acea

Respinto il ricorso di Acea e Comune di Roma sulle captazioni d’acqua da Bracciano. Roma Today ha atteso la sentenza sulla riva del lago insieme a Legambiente

Il lago è salvo, almeno per ora. Grande soddisfazione da parte di Legambiente Lazio alla notizia che il Tribunale delle Acque ha respinto la richiesta di Acea Ato 2 - sostenuta dal Comune di Roma -  di sospendere la determina della regionale con la quale si imponeva lo stop alle captazioni d'acqua dal lago di Bracciano. I giudici hanno motivato la decisione sostenendo che "un operatore economico non può, avuto riguardo al provvedimento impugnato, riporre affidamento nel fatto che non interverrà assolutamente alcuna modifica nel rapporto di concessione di cui è parte, potendo al più unicamente mettere in discussione le modalità della modifica. “Nel caso in esame - sottolinea il tribunale - c’è insussistenza del danno grave e irreparabile".

LA GRANDE SETE DEL LAGO DI BRACCIANO

“Legambiente dà sostegno pieno alle amministrazioni di Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano Romano nella difesa del lago dalle captazioni - dice Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – siamo molto soddisfatti per la sentenza del tribunale, ora chiediamo ad Acea e Comune di Roma di fermare ogni ulteriore tentativo  che metterebbe a ulteriore rischio l'ecosistema  del lago e l'economia del territorio. Nel 2017 le captazioni hanno inferto al Lago di Bracciano una ferita che impiegherà oltre un decennio a rimarginarsi. La dispersione di acqua è ancora altissima - conclude Scacchi - Nella capitale o altrove, nessuno deve rimanere senz'acqua e il gestore, al quale continuiamo a ricordare l'esito del referendum del 2011, investa gli utili per il miglioramento del servizio idrico con la totale rigenerazione dell'acquedotto colabrodo”.

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