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Sabato, 20 Aprile 2024

INTERVISTA | Decreto Salvini, il grillino Barros: "Non rappresenta i valori dei Cinque stelle"

L’intervista a Paolo Barros, consigliere eletto con il Movimento cinque stelle nel IX municipio di Roma

Il Movimento cinque stelle romano rischia di perdere un altro pezzo. Paolo Barros, nato a Roma 29 anni fa da mamma delle Isole di Capo Verde e papà della Guinea, non riesca a mandare giù quello che sta emergendo dal governo giallo-verde. Quell’alleanza con la Lega di Matteo Salvini che per Barros equivale “ad un tradimento, perché avevamo sempre detto no alla Lega”, spiega.

Ma soprattutto per il Decreto sicurezza che considera “incostituzionale e che farà solo danni al Paese”. "Sulla questione dei migranti mi schiero dalla parte di De Magistris e Orlando, ovvero di accoglienza e diritti - continua Barros -, mi aspetto una presa di posizione più netta anche da parte della mia sindaca (Virginia Raggi, ndr). Stiamo perdendo i valori tradizionali del movimento, di democrazia e diritti, l’immigrazione non è il problema dell’Italia, l’unico problema di questo Paese, a differenza di quello che vuole fare intendere Salvini con la sua propaganda”. Però la Lega è allegata di Governo con il Movimento: “Si, purtroppo”, risponde.

Un "grillino dissidente" insomma. E che non fa nulla per nasconderlo, inevitabile pensare ad una "epurazione" in vista in pieno stile M5S. O di un passaggio ad altro partito politico, vista la nota vicinanza di Barros al movimento guidato dal sindaco di Napoli? “Io voglio essere coerente e resto nel movimento, a meno che non mi mandano via - sorride Barros -, di occasioni ce ne sono molte è evidente, e se i Cinque stelle non torneranno ai valori di un tempo allora lascerò”.

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