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VIDEO | Viaggio tra gli "invisibili", la storia di Isa: la sua casa pignorata e l'ex Penicillina come unico riparo

Tra gli invisibili che vivono dentro la ex Penicillina abbiamo conosciuto Isa, oggi malata e senza speranze: “Mi sento di morire”

Una vita da immigrata regolare in Italia. Il lavoro, la famiglia, il mutuo per la sua casa che con tanti sacrifici era riuscita ad acquistare sulla Cassia. Poi la perdita del lavoro, dopo 25 anni, la separazione dal marito. La miseria. La disperazione del sentirsi ormai “niente” fino all’arrivo in quel che resta della  fabbrica abbandonata della ex Penicillina, in via Tiburtina dove altri “disperati” avevano trovato rifugio.

Gli occupanti aprono i cancelli della ex Penicillina

La storia Isathu Mansalhe è dura. Arriva in Italia dalla Sierra Leone nel 1993, dopo poco tempo si fa raggiungere dalla sua famiglia. Una vita che dal 2015 prende una piega tutta in discesa, fino al punto di trovarsi in questo scelto di cemento, amianto e rifiuti.

Difficile digerire che una donna sola possa trovarsi in una situazione simile, tanto da dire: “Se mi sgombero morirò, lo so”. Non tanto perché le piace vivere in questo “buco nero” della Capitale, ma perché non può sopportare di uscire senza un altro posto dove andare. "Sono malata - racconta -, stanca di vivere in questo posto. A volte non dormo per la fame, perchè non riesco a mangiare". 

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