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Ad Auschwitz per il viaggio della memoria, Raggi: "Consapevoli per distinguere il bene dal male"

Si terrà dal 5 al 7 novembre, prenderanno parte 128 studenti

Anche quest'anno, come ogni anno, un gruppo di studenti delle scuole romane si recherà nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau, in Polonia per il Viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale. Il viaggio si terrà dal 5 al 7 novembre. Vi prenderanno parte 128 studenti di 32 scuole romane, accompagnati da 32 docenti, dalla sindaca Virginia Raggi e dai sopravvissuti Sami Modiano e Tatiana Bucci. A presentare il viaggio è stata stamattina la prima cittadina Raggi in una conferenza stampa nella Sala Pietro da Cortona dei Musei capitolini, insieme alla presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, il presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia e l'assessore capitolino alla Scuola, Laura Baldassarre. 

"Inizia oggi un percorso che ci porterà in un luogo estremamente duro come Auschwitz-Birkenau- ha detto Raggi rivolgendosi ai 20 studenti di quattro tra le scuole romane coinvolte, presenti in sala- Roma Capitale ha iniziato da tempo la tradizione dei Viaggi della Memoria perchè riteniamo fondamentale la conoscenza del passato per essere migliori come persone, imparare a scegliere e capire dove stiamo andando, per questo lo facciamo con voi studenti. La storia dei libri viene arricchita da un viaggio che ci porta a calpestare quelle strade, entrare in quelle baracche, vedere il ghetto di Cracovia, toccare con mano quei luoghi di cui noi fortunatamente abbiamo solo letto. Con noi ci saranno i sopravvissuti Sami Modiano e Tatiana Bucci, la Comunità ebraica e la Fondazione Museo della Shoah, che ci aiuteranno a leggere la storia e riviverla".

Impossibile evitare un riferimento all'attualità: "Sarà un viaggio molto difficile ma il contatto con la difficoltà e la durezza di quei luoghi e dei racconti ci aiuteranno a conoscere in maniera profonda una realtà che non abbiamo vissuto e che forse mai come oggi è importante riuscire a capire, perchè assistiamo purtroppo a rigurgiti e tendenze razziste, fasciste e antiebraiche", ha sottolineato Raggi. Secondo la quale "è emblematico in questo il caso degli ultimi giorni negli stadi, sono piccole scintille che non possiamo ignorare: e possiamo farlo se conosciamo quello che è stato, uscendo fuori dai libri ed entrando nella storia. Questa esperienza vi aiuterà a crescere e a essere più consapevoli distinguendo il bene dal male e a vedere quelle scintille, per capire cosa succede se noi non prendiamo posizione". 

Per Dureghello "la responsabilità è quella di ogni individuo che di fronte a ciò che lo circonda deve avere gli strumenti e la consapevolezza per prendere decisioni. Il nostro ruolo è cogliere ciascun segnale per denunciare fatti o eventi che la storia ci ha già presentato, e se lo facciamo con tanto vigore è perchè vogliamo garantire ai ragazzi, agli studenti, alla città ma anche all'Italia e all'Europa un futuro che non veda nessuno di noi provare ciò che Sami ha provato e vissuto sulla sua pelle". Nei luoghi del Viaggio della Memoria, ha aggiunto Dureghello parlando coi ragazzi, "assisterete a quella che e' stata la tragedia e la fine di tanti ebrei, ma in questo mondo ci sono tanti ebrei vivi, persone di colore vive, disabili, diversi, che per la nostra cultura e tradizione sono una ricchezza. Non posso non fare riferimento a quanto accaduto negli ultimi giorni in citta'. Le aggressioni dei giorni scorsi sono ingiustificate e ingiustificabili, come le marce con cadenza quasi settimanale: cio' che vediamo davanti ai nostri occhi non ci puo' non preoccupare. Per questo fate tesoro di questa esperienza, perche' domani potreste essere voi a dover scegliere da che parte stare". 

"Ci sono molte collaborazioni con la Comunità ebraica ma anche con la Fondazione Museo della Shoah e tante azioni che stiamo mettendo in campo per evitare ogni forma di discriminazione, su cui c'è un'attenzione quotidiana" ha dichiarato Baldassarre. "Chiediamo a questi ragazzi un impegno che non si esaurisce nel viaggio, ma è un impegno anche successivo: nelle scuole c'è grande potenzialità inespressa, dobbiamo permettere loro di partecipare alla vita della città e questo impegno lo stiamo portando avanti anche con un ripensamento delle modalità del viaggio, inserendolo in un percorso ricco di iniziative".

"Quando sono entrato ad Auschwitz ero un ragazzo come voi, avevo 13 anni. Un'esperienza che mi ha fatto provare dolore e sofferenza, mi ha fatto vedere la morte di mio papà, di mia sorella, dei miei cugini, dolori e sofferenze strazianti viste neanche da un uomo, ma da un ragazzo", il racconto di Sami Modiano. "Non credevo assolutamente di uscire vivo da quell'inferno, una fabbrica della morte dove i ragazzi vedranno con i propri occhi camere a gas, forni crematori, camere per torture ed esperimenti, e lì dentro c'ero anch'io. Quando sono uscito ero quasi moribondo, sono stato liberato dai russi ed ero uno scheletro di 25-26 chili, ma sono sopravvissuto. Da allora mi chiedo perchè proprio io, senza potermi dare una risposta. Mi ero chiuso nel mio silenzio e nel dolore per dimenticare, ma era impossibile cancellare tutto quello: poi la risposta l'ho trovata 15 anni fa quando mi hanno proposto di accompagnare i ragazzi per la prima volta in questo Viaggio della Memoria. Ho capito che è un viaggio dove i ragazzi vedono con i loro occhi quello che l'essere umano può arrivare a fare, e se continuo a farlo è perchè ho capito che c'è un riscontro molto positivo nei ragazzi e per questo non mi fermerò, nonostante per me sia una grande sofferenza tornare lì". 

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