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Via del Tritone, dopo quasi due anni di attesa i consiglieri traslocano: "Risparmiati 2 milioni di euro di affitto"

La richiesta di rescissione del contratto da parte dell'amministrazione Raggi risale al 6 gennaio 2019. L'assessore Vivarelli (M5s): "Nostro cavallo di battaglia, porre fine agli sprechi"

Alla fine, dopo quasi due anni di attesa, il trasferimento è partito. Da ieri gli uffici dei gruppi consiliari capitolini stanno lasciando i locali di via del Tritone per trasferirsi in via Petroselli. Il primo è un immobile della Prelios Sgr costato finora al Campidoglio 1,8 milioni di euro di affitto l'anno. L'altra è di proprietà comunale. Gratis. Un bel risparmio rivendicato ora dai pentastellati. 

"Liberarci di questo contratto è stata una delle prime cose che abbiamo deciso di fare" commenta il capogruppo M5s Giuliano Pacetti. "Non è stato facile perchè c'erano clausole e tempi da rispettare ma ci siamo riusciti. La nuova sede, in via Petroselli 45, è in un immobile di proprieta' del comune ed è praticamente a un passo dal Campidoglio. Questo favorirà enormemente anche il nostro lavoro e quello dei dipendenti perche' potremmo spostarci dalle commissioni all'Aula molto più velocemente. A partire dal 2021 questi due milioni di euro all'anno che vengono risparmiati potranno essere investiti per la città". 

Applaude all'operazione anche l'assessore al Patrimonio Valentina Vivarelli. "È sempre stato un nostro cavallo di battaglia: porre fine agli sprechi e utilizzare al meglio gli immobili di proprietà capitolina con un piano di razionalizzazione e abbattimento dei fitti passivi" ha dichiarato. "Tra pochi giorni restituiremo alla proprietà l'immobile di via del Tritone, attuale sede dei consiglieri capitolini".

La richiesta di rescissione risale al 6 gennaio 2019, con un anno di anticipo rispetto alla fine naturale nel 2021. L'immobile ospitava 160 postazioni lavorative, gran parte degli uffici dei consiglieri capitolini e delle Commissioni consiliari, costato appunto al Campidoglio circa 1,8 milioni di affitto l'anno. Un'operazione voluta nel 2015 dall'allora sindaco Ignazio Marino, anche qui in realtà per ragioni di spending review. Allora gli stessi uffici erano ubicati in vecchi immobili del costruttore romano Sergio Scarpellini, con contratti di affitto di circa 10 milioni di euro di fitti passivi che l'ex primo cittadino decise di disdire. 

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