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In via del Tritone marciapiedi già spaccati a 48 ore dal taglio del nastro

Progettati dalla Rinascente grazie a una convenzione urbanistica sottoscritta con Roma Capitale. FdI: "Presenteremo un'interrogazione"

A 48 ore dal taglio del nastro tocca intervenire per riparare danni. I marciapiedi di via del Tritone, inaugurati lo scorso martedì dal sindaco Roberto Gualtieri, sono già spaccati. La colpa con ogni probabilità è di macchine in sosta selvaggia e camion per il carico scarico merci che in assenza di appositi stalli si appoggiano sul marciapiede. Troppo peso sulle lastre d'ardesia che non hanno retto. 

I lavori sono iniziati a febbraio 2021 e terminati a febbraio 2022, realizzati dalla Rinascente grazie a una convenzione urbanistica sottoscritta con Roma Capitale. I marciapiedi sono stati riqualificati e allargati passando da 2,5 a 5,5 metri in un tratto di oltre 600 metri di strada. L'idea è stata quella di riconvertire via del Tritone da arteria principalmente di transito di autobus e attraversamento di autoveicoli provenienti dalle sedi istituzionali di Camera e Senato, a strada pienamente fruibile per pedoni e turisti. Senza però tener conto del fatto che la via è commerciale, e la restrizione della carreggiata impedisce la sosta per il carico e scarico. Un cantiere avviato dall'ex giunta Raggi e inaugurato dal nuovo sindaco dem. Che ora dovrà mettere mano al danno. 

Marciapiedi già spaccati in via del Tritone

"Gualtieri chiarisca"

"Se, anziché sprecare tempo ed energia per frettolose inaugurazioni di fine cantiere, il sindaco Gualtieri si focalizzasse su come vengono pianificati ed eseguiti i lavori, probabilmente non si dovrebbe ricorrere a ulteriori risorse economiche e ad interventi di operai per sistemare danni purtroppo prevedibili" così tuona il presidente della commissione Trasparenza Andrea De Priamo. "Basterebbe valutare preventivamente l'impatto degli interventi di riqualificazione urbana e conoscere le realtà che operano nella Capitale per capire che, oltre alla pavimentazione, occorre creare stalli per la sosta dei veicoli commerciali". Senza contare la necessità di "valutare l'idoneità dei lavori eseguiti e dei materiali utilizzati e prevedere strumenti di contrasto alla sosta selvaggia per non essere gli artefici di un cantiere in perenne manutenzione". 

Fratelli d'Italia presenterà a riguardo un'interrogazione "per chiedere chiarimenti sulla congruità del progetto dei lavori, sui costi, sulla valutazione dell'impatto, sul perché non siano state valutate soluzioni per organizzare il transito e la sosta dei veicoli e se le modalità di esecuzione e i risultati dei lavori non configurino un danno erariale per le casse di Roma".

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