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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Via del Tritone: tra meno di un mese scade l'affitto ma i gruppi consiliari non sanno dove andare

Un anno fa il Campidoglio ha richiesto alla proprietà la rescissione anticipata dal contratto, per ragioni di spending review. Nel frattempo però la sede alternativa non è stata trovata

Dal 7 gennaio i gruppi consiliari dovrebbero lasciare la sede di via del Tritone. Il condizionale è d'obbligo però, perché se è vero che c'è una richiesta di recessione dal contratto inoltrata dal dipartimento Patrimonio al proprietario, la Prelios Sgr, un anno fa, una sede alternativa non è mai stata trovata. E il rischio di contenziosi con la società che potrebbe sulla carta fare causa al Campidoglio è più che concreto. 

"È scandaloso che in anni l'amministrazione non sia ancora riuscita a trovare una sede alternativa, e soprattutto che abbia comunicato la recessione dal contratto prima di indivuare lo spazio" denuncia il consigliere di Fratelli d'Italia Francesco Figliomeni, tra i firmatari di una mozione che già a luglio scorso chiedeva un'accelerata sull'iter. E che oggi, a meno di un mese dallo scadere del tempo fissato per lasciare i locali, torna a sollevare il caso.

La richiesta di rescissione risale al 6 gennaio 2019, con un anno di anticipo rispetto alla fine naturale nel 2021. L'immobile ospita 160 postazioni lavorative, gran parte degli uffici dei consiglieri capitolini e delle Commissioni consiliari, e costa al Campidoglio circa 1,8 milioni di affitto l'anno. La scelta, dettata da ragioni di spending review, prevedeva l'utilizzo di altri edifici già nelle disponibilità di Roma Capitale. 

Tre le soluzioni inizialmente prospettate per azzerare il costo del fitto. La prima in via Goito 35, già sede di alcuni uffici del II municipio e del II gruppo della Polizia locale. Questi ultimi andrebbero trasferiti al quarto piano. La seconda è parte degli ex mercati generali a Circonvallazione Ostiense, dove però i sindacati hanno rilevato e contestato condizioni di degrado negli uffici che impedirebbero uno spostamento immediato. Infine c'è via dei Cerchi, anche qui però andrebbero riallocati gli uffici del dipartimento Commercio. Idem per una quarta opzione circolata: l'ex dipartimento Simu di via Petroselli, anche qui si dovrebbe comunque prima spostare gli uffici attualmente presenti. L'iter insomma, è in alto mare. Unico atto partorito in questo senso dalla commissione Bilancio: un emendamento inserito nel Dup 2020-2022, il Documento Unico di Programmazione, che dà mandato agli uffici di avviare l'iter per il trasferimento entro il 29 febbraio 2020. 

Già una mozione del 2017 chiedeva l'impegno a individuare delle proposte da sottoporre alla Commissione speciale patrimonio e politiche abitative, ma ancora non c'è niente di concreto. Di tempo ne è passato parecchio. "In questi due anni - denuncia Figliomeni - c'era tutto il tempo necessario per giungere all'avvio delle procedure, per l'individuazione degli immobili e per l'allestimento dei nuovi spazi". Il rischio? "La società potrebbe decidere di fare causa al Comune". 

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