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Politica Esquilino / Via dei Fori Imperiali

Gualtieri rilancia il sogno di Marino: "Vogliamo via dei Fori Imperiali totalmente pedonale"  

Via bus e taxi dalla strada che taglia in due il sito archeologico. L'annuncio tra i progetti presentati per la candidatura di Roma a Expo 2030

"Per assicurarci che le bellezze del passato siano fruibili, vogliamo trasformare via dei Fori in una zona esclusivamente pedonale". Roberto Gualtieri riprende il sogno che fu dell'amatissimo sindaco Luigi Petroselli (e poi di Ignazio Marino) e lo rilancia per la candidatura di Roma a ospitare l'Expo 2030. La location prescelta per il progetto, firmato dall'archistar Carlo Ratti, è Tor Vergata, con un'area di 210 ettari intorno alle Vele di Calatrava, da restaurare. Ma l'occasione potrebbe essere ottima per recuperare altri interventi volti a migliorare l'accesso turistico a siti archeologici di pregio. 

L'arrivo di Expo a Roma, secondo stime e studi sul tema, sarà un volano da 46 miliardi di euro per la città e per tutto il Paese. E quello verso Roma 2030 è un percorso per il quale l'amministrazione si aspetta un sostegno importante dal mondo delle aziende e che vede la Capitale pronta a trasformarsi. Tra le tante migliorando "il layout del foro e dei centri archeologici". Vedi Colosseo e Fori Imperiali, tra i più visitati del pianeta. 

Al momento la circolazione in via dei Fori Imperiali è vietata alle auto private ma concessa a bus e taxi, da piazza Venezia a largo Corrado Ricci. Oltre, verso il Colosseo, è limitata ai soli bus. Una pedonalizzazione parziale inaugurata dall'ex sindaco Ignazio Marino il 3 agosto del 2013 con tanto di notte di festa con saltimbanchi e funamboli. "Direi che oggi è l'inizio di un sogno" diceva il chirurgo ligure percorrendo in bicicletta verso il Campidoglio l'arteria che taglia in due il parco archeologico più famoso del mondo. 

Un sogno che avrebbe voluto completare arrivando a una pedonalizzazione totale prima della fine della consiliatura. L'obiettivo non è stato raggiunto e ora ci riprova il sindaco Gualtieri. Allora i principali ostacoli erano legati al traffico del quadrante, dove si riverserebbero le linee bus da deviare, da via Labicana e da piazza Venezia, e le auto bianche. Un percorso in salita che, come accadde a Marino, potrebbe scontrarsi con le proteste dei cittadini della zona. 


 

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