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Migranti a Tiburtina, "Roma è la bancarotta dell'umanità": ieri il nubifragio, oggi l'ennesimo sgombero

Tende piantate all'ombra della milionaria opera della Tav. Duecento persone sotto l'acquazzone, impossibilitate a ripararsi. I Radicali: "Violazione dei diritti umani, non chiudiamo gli occhi"

Sono stati prelevati e portati negli uffici di via Patini per l'identificazione i migranti accampati da venerdì all'ombra della Stazione Tiburtina. Ospitati in tende messe a disposizione dai cittadini e assistiti dai volontari di Baobab experience, i transitanti hanno vissuto oggi l'ennesima operazione di ordine pubblico. Prelevati e portati via, la tendopoli improvvisata è stata prima messa sotto osservazione dei poliziotti e poi sgomberata con l'intervento di Ama. "Una questione umanitaria, ridotta a questione di ordine pubblico", commentano i volontari. E per l'ennesima volta senza offrire loro un'alternativa. Così oggi, lunedì 7 novembre, alle 18, ci sarà l'ennesima assemblea per decidere dove muovere e spostare l'accampamento.

Uno sgombero che arriva dopo una serata e una notte trascorse sotto l'acqua. A rendere loro visita ieri una delegazione dei Radicali. "Mentre su Roma si abbatte un violentissimo temporale", spiegano i Radicali, "circa 200 persone, tra cui diversi bambini, per lo più eritrei in fuga dalla dittatura e quindi potenziali beneficiari di protezione internazionali  hanno trascorso la notte in un accampamento di fortuna, nell'inerzia delle istituzioni e in attesa dell'ennesimo sgombero che li sposterà di qualche centinaio di metri. Come in un tragico gioco nell'oca. Ecco cos'è, nella Capitale d'Italia, la bancarotta dell'umanità denunciata da Papa Francesco". 

Riccardo Magi, segretario nazionale dei Radicali non ha dubbi: "La tendopoli all'ombra della stazione Tiburtina - dove questi migranti possono contare solo sull'impegno degli instancabili volontari di Baobab experience, sull'assistenza legale di alcune organizzazioni tra cui noi radicali e sulla solidarietà dei romani - è lo specchio del fallimento della politica europea sull'immigrazione, della progressiva chiusura delle frontiere e dell'adesione degli stati nazionali alle peggiori istanze populiste e xenofobe".

Dalle testimonianze raccolte dai Radicali è emerso anche che queste persone, pressoché tutte già identificate, non hanno neppure la possibilità di presentare richiesta di asilo a causa della lentezza delle procedure, "mentre l'amministrazione comunale persevera nella sua colpevole indifferenza". 

A Tiburtina è arrivato l'ennesimo sgombero "senza che si sia individuata alcuna sistemazione alternativa. Eppure si tratta appena di 200 persone in una città di 3 milioni di abitanti", continuano i Radicali. "Davanti all'evidente violazione dei più elementari diritti umani", conclude la nota, "come Radicali non intendiamo chiudere gli occhi. Per questo chiederemo al prefetto un incontro urgente affinché si ponga subito rimedio a questa situazione surreale e inaccettabile".

TENDOPOLI A TIBURTINA, IL VIDEO (CLICCA SU CONTINUA)

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