Il Pd scrive al Prefetto: "Fermi atti d'odio e violenza contro militanti e sedi del partito"
Una lettera a palazzo Valentini per denunciare l'escalation di atti vandalici contro il partito
Celtiche, svastiche, "infami" scritto a bomboletta su muri e saracinesche delle sedi del Partito Democratico. Un'escalation di atti vandalici che i democratici chiedono di fermare. E lo fanno nel giorno in cui Roma riceve dal Presidente della Repubblica la medaglia d'oro al valor militare per aver dato inizio alla resistenza e alla guerra di liberazione.
"Abbiamo scritto al prefetto Paola Basilone per chiedere un fermo intervento delle istituzioni nei confronti di chi ogni giorno riversa odio e violenza nei confronti dei militanti e delle sedi del nostro Partito" ha dichiarato in una nota Andrea Casu, segretario del Partito Democratico di Roma.
L'ultimo episodio al Tiburtino III
"Da Ostia Antica a Talenti, da Subaugusta ad Alberone a Ponte Milvio fino ai manifesti falsi e abusivi che hanno sporcato le bacheche delle nostre sezioni e i muri della città alla vigilia della manifestazione del 30 e agli episodi più recenti a Colli Aniene, Pigneto e Italia Lanciani". E ancora: "Chi sparge sale sulle ferite della nostra città per colpire il più grande partito di opposizione del paese offende tutta la democrazia e l'impegno di chi ha offerto la vita per sconfiggere il nazifascismo. Oggi come ieri, non vinceranno".